Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

A Doncières comme à la guerre Come la «buée sonore intermittente» che indica gli spostamenti di un reggimento alle manovre, una specie di irradiazione, non già sonora ma mentale, disegna, attraverso le pagine del C6té de Guerrnantes dedicate al soggiorno del Narratore nella cittadina militare di Doncières la traccia di qualcosa che manca o almeno di qualcosa che il testo visibile occulta-magari simboleggiabile con la seconda r che fa difetto a «Doncières » per consonare del tutto con «guerre». Quel nome «letto sulla busta della prima lettera inviatami dall'amico (Saint-Loup)... m'aveva procurato tanta gioia.» 1 Non è un arbitrio ermeneutico supporre che anche la catena fonica «Doncières» sia implicata nella determinazione del senso fondamentale del racconto. Secondo testimonianza diGeorge Painter,2 Doncières diventava Doncières con un estremo tocco d'invenzione romanzesca sulle bozze, dopo essere stata per esempio, Provins (Orléans o Fontainebleau ) in Jean Santeuil. Una lettera (r) in meno nel conto, non propriamente smarrita ma sotto la quale il lettore può credere che vada ad alloggiarsi un oggetto, questo sì perduto nel bordello di Jupien: la croce di guerra di Saint-Loup. A caso-ma non a caso!-è venuto fuori un bandolo che lega l'esperienza di vita militare di Doncières all'esperienza della guerra a Parigi, due punti pressoché opposti 65

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