Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

volte dal vento delle battaglie dell'era napoleonica- approderà a una vera e propria rifondazione delle relazioni tra sapere e potere, tra teoria e pratica della guerra. La concezione clausewitziana iscrive la guerra nel campo dell'arte, intesa quale comprensione intelligente delle relazioni fra teoria e pratica, momento soggettivo di libera creazione: nell'azione di lotta nessuna teorizzazione è sufficente, solo il «soldato che pensa»5 potrà rendere efficace la teoria. Il genio militare è la capacità di trasformazione del sapere (conoscenza teorica) in potere creativo. La formula astratta della guerra non contempla solo l'esternazione dell'istinto cieco nello scontro a morte, ma anche l'intelligenza e la creatività, l'immaginazione e la riflessione. La scena del conflitto nella guerra non esce mai dalla sfera del pericolo; la sensazione d'angoscia che l'esposizione al pericolo produce «mira al cuore, sia direttamente, cioè istintivamente sia indirettamente, cioè per l'intermediario della intelligenza»6 • La situazione di pericolo produce, non appena il sistema sensorio dà l'allarme, il sobbalzo all'indietro, mentre compare «una tendenza immediata e incontrollabile alla fuga precipitosa; questa tendenza è tanto forte che può coinvolgere anche i soldati più coraggiosi, presi da improvviso panico»7 • L'attrito della guerra, la scossa meccanica da essa prodotta, può far sì che scatti, in primo luogo, un movimento di sottrazione, di protezione mediante la fuga, legato all'istinto di conservazione, vale a dire alla necessità di preservazione fisica: «l'individuo colto da timor panico comincia a pensare a se stesso, egli dimostra che sono venuti meno i legami affettivi che fino a quel momento avevano ridotto ai suoi occhi il pericolo»8 • Se alla paura subentra il sentimento di coraggio (che è il latino coraticum, derivato da cor, «cuore»), l'innervazione e l'eccitamento si risolvono in una scarica che ridurrà il livello di tensione. In questo caso l'azione ha lo scopo di tutelare la conservazione sia 198

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