Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

tro la guerra, direbbe Monsieur de la Palisse. Sono film a tesi, insomma. Ma è facile osservare che la tesi - il messaggio, il discorso - è spesso nascosta o mimetizzata anche nei film della prima categoria, contrabbandata in modi spettacolari o attraverso apparenze di «reportage», simulacri giornalistici. L'esperienza dimostra che, persino nel cinema americano, i film esplicitamente e scopertamente bellicisti della seconda categoria sono rari, ma che molti film della prima categoria rientrano nella seconda: sono a favore della guerra. Questa è, dunque, una classificazione astratta. Peggio: inutile. I film pacifisti possono essere irritanti perché spesso ovvi, se non banali, buttati sul versante del sentimentalismo, ma non se ne fanno molti. Eppure sembrano remoti i tempi in cui Marinetti proclamava che la guerra è l'igiene del mondo, quando un intellettuale inglese come Julian Grenfell scriveva dal fronte francese durante la 191418: «Adoro la guerra... è veramente lo spasso più bello... » o quando Paolo Monelli poteva intitolare un suo libro, non indegno ma provinciale: La guerra è bella ma scomoda. Oggi, nell'era di Hiroshima e dell'equilibrio del terrore, sono in molti a pensare con Maupassant che diffamare la guerra sia un dovere. Tra gli altri, che possono considerarla necessaria, giusta o santa, quasi più nessuno sostiene che sia bella. Ma questi «altri» sono ancora molto numerosi e, quel che più conta, potenti. Anche nei fervidi anni '60 in cui non furono pochi i film americani sull'incubo nucleare (A prova d'errore di Sidney Lumet, Sette giorni a maggio di John Frankenheimer, Stato d'allarme di James B. Harris; e un capolavoro: Il dottor Stranamore di Kubrick) o pesantemente antibellicisti come I vincitori (1963) di Carl Foreman (con unmessaggio esplicito: grande o piccola, giusta o ingiusta, ogni guerra degrada i vincitori quanto i vinti e ha in se stessa i germi di un futuro conflitto), le reazioni della maggioranza silenziosa e dell'America del consenso furono durissime. Tutti furono de178

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