Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

spinta delle circostanze ad un atto col cui pensiero mi ero permesso solo di giocare»10 • In certe circostanze, un nonnulla può agire da detonatore o catalizzatore di una reazione a catena che obbedisce a una logica incalzante: così, nella «folgore» di Mirabeau, può darsi che «il guizzo del labbro superiore o un ambiguo gioco col polsino abbiano provocato in Francia il rivolgimento dell'ordine delle cose»11 • Vi è una forza delle circostanze, sembra sug� gerire Kleist, nella concatenazione discorsuale come sulla scena del «fragile assetto del mondo». Ma l'emblematicità dell'episodio, concentrata nella duplice sproporzione tra esiguità delle cause e prorompenza degli effetti, si consuma in un agone retorico stretto nella morsa del tempo: la polarizzazione esprime qui una divaricazione di forze compressa nella logica cruda della rivalità. «L'effetto elettrico può funzionare nel regno umano kleistiano solo perché l'Altro è concepito come portatore di un'offesa narcisistica: la sorella che sembra volergli togliere il possesso della parola (Besitz... zu entreissen), e alle cui mosse egli deve reagire come un gran generale - la contrazione del labbro (das Zucken einer Oberlippe), o un gioco ambiguo col polsino dell'arrogante maestro delle cerimo- . nie. Una guerra senza tregua rende possibile la concen­ ··trazione che vittoriosamente, momento dopo momento, ricostruisce il Soggetto» 12 . Una guerra silenziosa tesse l'identità dell'io incrinato nella transazione dialogica, sia che l'interlocutore agisca come uditore solidale sia che appaia come controparte polemica o uditorio potenzialmente ostile. Nell'episodio di Mirabeau, e nella concione che La Fontaine mette in bocca alla volpe nella fiaba Les animaux malades de la peste, non vi è semplicemente qualcuno con cui si discorre, ma qualcuno a cui si parla, ci si indirizza, che si minaccia o si esorta: il contesto, diremmo oggi, è propriamente illocutorio. La posta in gioco non è l'ottenimento della verità, ma l'imposizione all'avversario di una logica della forza: raggiunta con l'impatto 134

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