Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

Asystasia. Miniature della guerra come metafora filosofica Um eines Siegs, Der deine junge Seele fl-uchtig reizt, Willst du das Spie! der Schlachten neu beginnen? Kleist, Penthesilea, vv. 665-667 1. �el saggio breve Sur la guerre des sciences et des lettres, Louis de Bonald stila la diagnosi di un dissidio, di · una mésintelligence, di un dissapore tra universo scientifico e universo letterario, tra il fondo e la forma, il pensiero e l'espressione1 • L'argomentazione è interamente condotta sul registro della metafora bellica.«Potenze limitrofe» e«a lungo alleate, persino confederate» contro le tenebre del non sapere, disgiunte dal loro dissiparsi nella retorica del trionfo dei lumi, scienza e letteratura appaiono avviate per de Bonald ad una«belligeranza» senza remissione. Lungi dal poter interferire sulle sorti del conflitto, le sciences morales sono destinate a soggiacere agli eventi senza possedere forza negoziale: «respinte dalle scienze esatte, disdegnate dalle lettere frivole, esse non sono in grado di far rispettare la loro mediazione o la loro neutralità, e subiranno la legge del vincitore»2 • I rinnovati successi delle scienze mature (chimica e fisiologia rappresentano per de Bonald i referenti e le«annessioni» più recenti) le caricano di humeur guerrière, mentre la«situazione militare» delle lettere è assai meno vantaggiosa, memore di glorie ormai trascorse. Esauriti i generi epici,«mal disciplinata» la più giovane ma poco solida«arma» dell'opera, la letteratura può«contare solo sulle sue truppe leggere e irregolari, i romanzi, le traduzioni, i vaudevilles e i feuilletons, truppe adatte tutt'al più alla guerriglia, e che 130

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