Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

nella quale è entrato dalla finestra trasformato in colomba, sfuggendo all'astore che lo inseguiva (entrambi simboli fallici) e ha trovato poi rifugio nel grembo della figlia del re (Imago materna). Oppure egli viene trasformato in una volpe che, con i suoi denti stacca la testa del diavolo simile a quella di un gallo (castrazione del padre), per sposare così, finalmente, la figlia del re. 54 Spesso, inoltre, accade che l'inseguitore sia una madre terribile, una matrigna, una strega, una vecchietta con il naso di ferro. Tutte queste varianti si trovano anche nel gioco del semplice inseguimento, come nello stesso acchiappare, o in connessione ad altri giochi, ed è molto interessante che con ciò si possano seguire tutte le rappresentazioni simboliche, come nella favola: gallo, gallina, pulcino, oca, colomba e altre, attraverso la volpe, il lupo, lo sparviero etc., così come tali rappresentazioni simboliche si riscontrano nei giochi di nascondere un oggetto, l'asciugamano, l'anello, etc. Le regressioni che si verificano nei giochi quali la «Mère Garuche» o i figli nel «Bonhomme» non lasciano dubbi sulla esattezza della nostra analisi. Anche in alcuni giochi ungheresi come «La signora madre (o nonna) è andata in chiesa» - un parallelo del «Gran Mogol» - la madre o la nonna inseguono i loro bambini, per lo più femmine. In altri giochi l'inseguitore è il nonno anziché il padre. La presenza della «casa salvatrice» anche nel banale gioco dell'acchiappare è totalmente analoga a «La volpe va nella tana». Già all'inizio abbiamo discusso l'importanza di questa casa come madre (vedi la favola del garzone del diavolo). Una forma interessante di «salvataggio» è costituita dal fatto che un giocatore passa da una parte all'altra, da colui che insegue e colui che è inseguito, la qual cosa ricorda un noto motivo mitologico che gli studiosi di mitologia conoscono come «separazione dei genitori terreni» e 73

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