Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

Nato nel 1889, Sigmund Pfeifer entrò sino dal 1910 a far parte del movimento psicoanalitico legandosi strettamente a Ferenczi, con il quale condusse la propria analisi personale, rivolgendosi poi a Vilma Kovacs per il controllo sui casi clinici. Fu deciso sostenitore delle idee di Ferenczi sulla bio-analisi alla quale riservò nel '26 uno scritto «Schizzo di una bio-analisi di patologia organica» e fu anche l'unico psicoanalista ungherese a occuparsi criticamente delle idee di Ferenczi sulla tecnica dedicando all'argomento nel '33 il saggio, in lingua ungherese, «Le innovazioni di Ferenczi nella tecnica psicoanalitica». Per molti anni fu Tesoriere e Segretario della Società; tenne corsi e seminari e i suoi contributi clinici, numerosi, furono distrutti durante l'invasione nazista come pure i suoi «insostituibili manoscritti» relativi alla sistematizzazione di una psicologia della musica. Ci rimane in questo senso il lavoro del '21 «Studi di Robert Lach sullo sviluppo storico della melopea ornamentale» nel quale le radici biologiche della musica servono a Pfeifer come punto di partenza per un'investigazione psicoanalitica. <<Manifestazioni delle pulsioni erotiche infantili nel gioco», redatto al fronte nel '17, fu pubblicato sul n. 5 di «Imago» nel '19. «Le importanti teorie del gioco - ne scrisse Hermann - 35

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