Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

Ripetizione, reintroducendo la funzione dell'angoscia, sarà poi in grado di riparare. L'angoscia è retroattiva, riporta lo spavento al suo posto e realizza così l'antico sogno dell'umanità di poter intervenire a modificare ciò che è già stato. Vede a rovescio il disastro del treno, così come Darwin svolge a ritroso il film della catastrofe dell'evoluzione, scoprendo in tal modo la vita delle forme. 10 L'acquerello si dimostra una tecnica di prospezione e chiaroveggenza capace in un certo senso di togliere la notizia della propria morte dal giornale del giorno dopo. Di un simile processo troviamo, ne sono convinto, traccia nella lettera 251 scritta alla vigilia di quello che sarà l'ultimo «congresso» di Freud con Fliess, il disastroso incontro dell'estate del 1900 a Achensee che fece esplodere fra i due malumori e dissensi inconciliabili. Il passo sul quale vorrei soffermarmi colpisce per una singolare intensità poetica, la più alta direi di tutte queste pagine, a volte, come nelle brevi storie di casi, così felicemente narrative: «I grandi problemi non sono ancora risolti. Tutto ondeggia e albeggia, un inferno intellequale, una cosa sopra l'altra, dall'abisso più profondo si profilano alla vista i tratti di Lucifero-Amore» (lettera 251). Il brano è molto suggestivo ma per capirne tutta l'importanza dobbiamo smontarlo pezzo per pezzo rifacendoci per di più all'originale che la traduzione stiracchia qua e là un po' troppo. I grandi problemi non sono ancora risolti. Van den grossen Problemen ist noch nichts entschieden. Non i grandi Problemi, ma su, intorno ad essi, il pennello incomincia a effettuare quei movimenti di nutazione che Darwin scoprì nelle piante rampicanti: dondolii, ondeggiamenti ma non dispersivi, capaci anzi di avanzare intelligentemente nel vuoto, di ancorarsi potremmo dire allo spazio puro, come la cupola del Brunelleschi. 21

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