Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

questa imago abbia avuto di pregnanza nelle rappresentazioni simboliche della generazione cui Freud appartenne. Il quadro si potrebbe certo ampliare; e in una duplice direzione. Da un lato una ricerca, al di fuori dei dati diretti della psicoanalisi, sui valori simbolici e metaforici del treno nella produzione letteraria e artistica, come n,ella cronaca quotidiana; dall'altro sulla analoga funzione esercitata dopo di allora, e sino ad oggi, dai più moderni mezzi di trasporto sostitutivi: l'automobile, gli aerei, o ancora dagli odierni missili vettori. Al di là delle sin troppo facili e immediate trasposizioni e analogie con la meccanica del rapporto sessuale e dei suoi organi privilegiati, questa strumentazione «tecnica», nel suo secolo e mezzo o poco più di vita, si è scavata i suoi itinerari nelle psiche, ha dato adito a nuovi percorsi, a nuovi affioramenti, dei contenuti inconsci. Dalla terminologia ad essa attinente sono emersi nuovi «ponti di parole», nuovi accostamenti fonetici e figurali. Forse non è un dato di poco conto per meglio studiare e comprendere come la struttura dell'apparato psichico utilizza e include i nuovi materiali forniti dalla esperienza "storica", e dal suo divenire. Mario Spinella NOTE 1 Freud S., Opere, 2, Torino, Boringhieri, 1966, p. 442. 2 Questa affermazione deve essere apparsa così singolare a Ernest Jones che, nel suo Vita e opere di Freud (Milano, Garzanti, 1977, voi. I, p. 36), la rovescia: «Egli ricorda ancora un lungo viaggio in carrozza e poi la ferrovia, che aveva visto per la prima volta, e che lo portò via dalla sua bella campagna ondulata, dai prati, dalle colline e dalle foreste, fino alla città di Lipsia». E Didier Anzieu, in L'autoanalisi di Freud e la scoperta della psicoanalisi, (Roma, Astrolabio, 1976) riprende tal quale l'affermazione di Jones. Va notato che sia Jones che, più ampiamente, Anzieu, si soffermano sul seguito di questo «ricordo di copertura». i Cfr. Freud S., Lettere a Wilhelm Fliess 1887-1904, Torino, Boringhie151

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