Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

Un passo in tale direzione si è avuto quando la rivoluzione epistemologica di Freud ha accolto in sè la gnoseologia di Bion.41 Insensibilmente sguardo e ascolto si sono approfonditi, oltre i conflitti storici, a leggere la struttura come un palinsesto, a decifrarne incrinature ripetizioni sovrimpressioni. La libertà di tale ricerca è inedita: non sembra esserci rischio di ontologizzare quando si segua l'ontogenesi nel farsi, nei suoi passaggi. L'eredità del maestro di Monaco sembra consistere soprattutto nell'esigenza classificatoria. Questo giustifica il revival kraepeliniano negli Stati Uniti e negli ambienti psichiatrici internazionali sensibili al problema nosografico. Kraepelin è il padre dei DSM e degli altri sistemi del OMS e delle varie culture psichiatriche (quella francese mantiene un suo catalogo).42 Ma questo è l'aspetto superficiale del suo ritorno. La vitalità di Kraepelin sta nel comunicare a chi si preoccupa di ampliare, pur in modo legittimo, un sapere non neutrale con tutta la forza del coinvolgimento, l'altra polarità del conoscere: accettare l'immanenza delle strutture. Accostare le sue classificazioni è un poco come ripensare i cataloghi della vita proposti da Linneo e da Cuvier. Ci si accorge allora come, per la singolare Nemesi invocata da Linneo,43 la lucidità della griglia sappia restituire nelle sfumature e nella complessità delle differenziazioni le tensioni della struttura, il campo delle sue pulsioni. NOTE Filippo Maria Ferro Maria Costanza Tannini 1 Kraepelin E. Die.Richtungen der psychiatrischen Forschung. Vortrag, gehalten bei der Ubernahme des Lehramtes an der Kaiserl. Universitii.t Dorpat, Leipzig, Vogel, 1887. Per la chiamata a Dorpat, nella russa 113

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