Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

per definizione un nero profilo ritagliato esclude le sfumature. E mentre nel primo sogno è la barriera molle del luogo della fobia ad addolcire un passaggio da disegno a pittura che riguarda la scelta «teorica» tra fissazione incestuosa e matrimonio, qui le sfumature di colore accompagnano le nuances dolorose di un distacco che è già avvenuto. Il marchio del disegno della madre, inciso sul nero delle silhouettes (in cui quella del fratello prende il posto del sognatore nell'assolvere quel progetto), si stempera nelle gradazioni che interessano la vergogna, il compiacimento, la pena per ciò che di maccheronico il disegno tradisce, il dolore infine di una separazione che, benché impossibile, il sogno attua nella ripetizione, in quanto già sostanzialmente accettata. «Théo, che grandi cose sono mai il tono e il colore! E chiunque non impari a sentirli, vive lontano dalla vera vita.» Alle Relazioni tra il naso e gli organi genitali femminili Wilhelm Fliess dedicò l'opera che pubblicò nel 1897 con l'incoraggiamento e per interessamento di Freud. Quest'opera parla del naso, come le altre scritte dal famoso otorinolaringoiatra e biologo di Berlino, ma quello che ci colpisce è il modo in cui, dopo il sommario e prima del primo capitolo, una pagina viene dedicata dall'autore a tratteggiare la collocazione centrale di quest'organo. Il naso ha in queste pagine un ritratto, e l'impronta che lo designa come la firma dell'autore del libro. In mezzo alla faccia, fra gli occhi, la bocca e le formazioni ossee del cervello anteriore e medio, vi è il naso. Collegato allo spazio rino-faringeo, comunica con l'orecchio e la laringe. Ma la sua importanza non è dovuta solo ai suoi rapporti anatomici o alla sua funzione respiratoria e olfattiva. In realtà, un legame importante lo associa 11

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