Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Le qualità di Hopkins qualità di parole, qualità di cose L'Inconsdo è il non essere del pensiero ali'altezza della grande complessità dell'apparato psichico. La perdita della Natura è il prezzo del normale funzionamento sessuale. Sergio Pinzi, Il mistero di Mister Meister Ci proponiamo ora1 di fare un passo indietro, per cogliere in prospettiva, e non solo nell'ultimo periodo, caratteri tematici e elementi nucleari che caratterizzano l'oggetto della rappresentazione in Hopkins. In realtà ci si accorge facilmente del prevalere, in ciascun periodo, di un certo tipo di immagini, e su queste ci soffermiamo. In particolare cercheremo di cogliere la transizione dall'oggetto dei primi sonetti a quello dell'ultimo Hopkins. L'uovo. È il nucleo generativo di alcuni temi centrali del periodo glorioso. L'uovo è innanzi tutto un simbolo di pienezza e di fecondità, è legato agli antichi rituali della primavera, ma è soprattutto l'uovo cosmico, contenitore universale, simbolo della gloria del creato, della perfezione dell'opera divina. Fin dal 1864, dagli Early Diaries2 , troviamo, in quegli elenchi di parole fra cui abbiamo visto la sequenza del corno, per tre volte shell, in sequenza conto skill, dividere, e con skull, teschio poi shoal, keel, e school. Il guscio di serpente o di uccello, come precisa Hopkins, con i termini marini, come la chiatta, il banco di pesci, la secca, e poi il teschio, il cranio e la carcassa. Volendo un po' forzare il discorso si potrebbe dire che questa sequenza genera a partire da shell i temi della ro80

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