Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

zio totale, passivo, della pagina bianca. Lo spazio di una sola riga, lasciata vuota, basta nella poesia tradizionale per creare sulla carta la distanza che separa l'amico morto dal poeta vivo in «Alphonse Rabe» di Victor Hugo. Il ritorno della parola iniziale alla fine del verso, o del primo verso alla fine della strofe o della poesia ubbidisce alla formula a... a della redditio. La poesia spaziale permette una realizzazione totale, del tutto perfetta, di questa figura. In «La rose et le chien» Tristan Tzara crea una poesia circolare, una poesia perpetua. Allo stesso modo Pal Nagy trasforma il suo libro, Monologium, in un circuito chiuso: l'ultima pagina è contemporaneamente la prima: è stampata alla rovescia. Il lettore gira il libro e ricomincia la lettura. L'inversione dei rapporti abituali corrisponde alla figura del chiasmo. Nella poesia tradizionale sono le lettere a costituire le parole, le parole la frase. Nella poesia S ! ! di Jean-François Bory, è, al contrario, il testo che forma la lettera S. Sono le parole sublime; sub tile, surgit, supterfuge, ecc, a costituire il corpo della maiuscola S, e poi altre parole troncate (njuste, nique, ntègre mperturbable, ecc. a comporre i due punti esclamativi (figura 10). 90

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