Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

fissare i tratti pertinenti fisici della parola, sono legati direttamente al contenuto, rappresentando anzitutto l'insieme del messaggio (pittografia), e poi ricostituendolo a partire dai suoi elementi concettuali, rappresentati in forma sensoriale (ideogrammi). La rappresentazione degli elementi pertinenti dell'espressione vocale (sillabe, consonanti, fonemi consonantici e vocalici) è apparsa soltanto al termine di una evoluzione lenta e graduale. La poesia oculare si serve della scrittura fonologica tradizionale, e soltanto indirettamente, attraverso la disposizione del testo, si fa rappresentazione sensoriale dell'oggetto. Vi è una certa analogia tra la doppia rappresentazione verbale e grafica (concettuale e visiva) e il duplice impiego della sostanza sonora in poesia che rappresenta il contenuto muovendo da convenzioni ben stabilite, ma che in pari tempo resta espressiva (significativa) mediante le sue qualità articolatorie e acustiche. Questo duplice impiego è tuttavia meno evidente, più discreto, al livello della espressione sonora, che nelle poesie-immagine. L'analogia tra la duplice codificazione, vocale e grafica, è particolarmente evidente quando alla maniera di dire corrisponde la maniera di scrivere. Per esempio, in una poesia di Miklos Erdélyi i versi scendono sempre più verso il basso sulla pagina e finiscono per uscire dalla griglia. La poesia ha come titolo «Bisogna cominciare questa poesia più in basso». Il testo ungherese, in basso alla pagina, significa: «ancora più in basso, un po' più in basso». Uscendo dalla pagina il verso abbandona in pari tempo la griglia della finzione letteraria (figura 4). 77

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