Il piccolo Hans - anno XIV - n. 53 - primavera 1987

(Le due funzioni, probabilmente, ne rappresentano una sola. La «concretizzazione», in verità, non è che una riscoperta: si scopre ciò che non si conosce in ciò che si riteneva di conoscere). L'esperienza della poesia spaziale riflette spesso, pertanto, in modo caricaturale, tendenze che sono inerenti alla comunicazione verbale, che tende a sfuggire alle costrizioni imposte dal principio della linearità. Aggiungiamo che, alla luce delle considerazioni più recenti è probabile che la linearità assoluta della ideazione debba venir sfumata. Occorre tener conto delle forme di ideazione visiva (Arnheim 1969). I test compiuti con soggetti nei quali i due emisferi cerebrali lavorano separatamente in seguito alla resezione del corpus callosum hanno messo in evidenza la divergenza dei modi di lavoro che caratterizzano i due emisferi. Essi elaborano simultaneamente, ma in maniera fondamentalmente diversa, i fenomeni del mondo esterno e interno. La strategia dell'emisfero di sinistra è consequenziale, concettuale, analitica; quella dell'emisfero di destra è globale, istantanea, visiva, concreta (Dimond e Beaumont 1974). Il linguaggio del sogno, e più generalmente l'elaborazione arcaica delle nostre esperienze - che Freud riassume con l'espressione di processo primario (1900) - somiglia al modo di funzionamento, allo «stile» dell'emisfero di destra (McKinnon 1979). L'analisi doppia, parallela, degli stimoli, è al centro della teoria del pensiero «alla Giano», formulata da Rothenberg (1971). È probabile che il pensiero creativo - e ogni atto di pensiero è più o meno creativo - sia la sintesi delle due analisi complementari. In altri termini, la multilinearità dell'espressione verbale - vocale e grafica - sarebbe l'espressione naturale di un'analisi mentale multilineare. (Traduzione di Mario Spinella) Ivan F6nagy 113

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==