Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

23 gennaio 1986 Per la Quaresima. Niente budino di domenica. Niente tè, eccetto che per tenersi svegli, e in tal caso, senza zucchero. Carne solo una volta al giorno. Niente scrittura di versi durante la settimana di Passione o di Venerdì. Evitare di sedersi in poltrona, se non perché è impossibile lavo- - rare in altra posizione. Mercoledì deile Ceneri e Venerdì Santo, pane e acqua. Gocce di pioggia appese a sbarre, ecc., viste con solo l'orlo inferiore che cresce lucente come le unghie (delle dita). Spirali di ruscello e di spago. Un quadro soffuso, spolverato di gesso bianco, ma con ombre che si raddensano al centro delle nuvole, nelle notti di luna debole oppur velata. Nuvole farinose, e una luna pallida. Le gemme smussate del frassino. Le gemme a punta di matita del faggio. I lobi degli alberi. Calici d'occhi che scostano delicate cerniere di palpebra. Gli archi delle palpebre. Le ciglia: sottolineatura a matita. Umori di pupilla. Palpebre come fogJie, petali, berretti, cappelli fronduti, fazzoletti, manicotti, guanti. Anche di ossa foderate di carne. La linfa dell'alba. E tendini, e vene. Il rossore della mano che si tende verso la candela, con le parti in ombra quali le falangette e le nocche, (come) cosparse di cenere. Dal Diario ( 1866-1875) (1866) 11 Luglio - La luce del sole è debole ed opaca. Ho visto una serpe color oliva nel folto del bosco di Finchley e poco prima avevo visto sulla strada i resti di un serpente che 83

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