Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

come si è visto - pretesto per una sua dilatazione. Nella nuova articolazione della visione del mondo scaturita da una trionfale rivelazione estetica la scrittura del Portrait si accende di riflessi flaubertiani riverberando i nuclei semici delle frequenti epifanie romantiche del suo eroe, fagocitandone il soggetto e consentendo solo alle sue lettere contratte di emergere nella superficie del testo. Il vasto movimento ciclico dell'universo, la volta azzurra del cielo, così come l'oscuro moto di presenze subacque è arrestato nella luce nuova di un mondo strano e ricreato che dischiude e dispiega, come i petali di un fiore, i propri colori nascenti: · His eyelids trembled as if they felt the vast cyclic movement of the earth and her watchers, trembled as if they felt the strange light of some new world, fantastic, dim, uncertain as under sea, traversed by cloudy shapes and beings. A world, a glimmer, or a flower? Glimmering and trembling, trembling and unfolding a breaking light, an opening flower it spread in endless succession to itself, breaking in full crimson and unfolding and fading to palest rose, leaf by leaf and wave of light by wave of light, flooding all the heavens with its soft flashes, every flush deeper than the other (p. 304). «A world, a glimmer or a flower?» L'interrogativo, volto a precisare la natura dell'immagine percepita, trova risposta nella formulazione delle sue lettere che, condensando le attribuzioni dei tre ipotetici referenti, li unifica in un agglomerato segnico la cui forza di significazione simbolica trascende sia il soggetto che la specificità referenziale dell'oggetto. La confusività referenziale e la forza simbolica del segmento si misurano, tramite il veicolo di un comune nucleo semico (il tremore), sulla articolazione del segmento di Novembre il cui soggetto risulta ancora una volta inscritto come lettera morta nell'autore testuale del Portrait. Statua182

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