Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

di sorpresa - è didatticamente esplicita in America, negli errori di Karl Rossman: a prescindere da quelli più vistosi - la seduzione da parte della cameriera, la leggerezza con cui accetta l'invito in campagna, l'imprudenza nell'ospitare Robinson nell'Hotel occidentale; ecc. -, essi si presentano in uno stillicidio continuo, banale e facilmente inosservato. Ecco un esempio: quando viene accompagnato nella camera di Klara, Karl licenzia il servitore senza pensare che «ora non aveva più nessuno che lo accompagnasse alla stazione del tram» (A. 136). Nella grande villa oscura e labirintica, Karl si comporta come se avesse perfetta padronanza di orientamento, salvo smarrirsi continuamente. La consapevolezza arriva in ritardo: ma non fa in tempo a fissarsi in autocoscienza, in regola strategica di comportamento, perché un nuovo avvenimento -.i mprevedibile ma già preparato dalle circostanze precedenti - travolge il soggetto e lo costringe di nuovo sulla difensiva (quella dei personaggi di Kafka non è ovviamente la «difesa attiva» di Clausewitz, ma una ritirata votata alla catastrofe). Si comprende allora come l'errore o la colpa non siano inezie, ingigantite da una Giustizia arbitraria, facilmente irritabile e noumenica. Come nei sogni, che non si occupano mai di inezie (Freud 1899, trad. it., p. 536), così nelle storie di Kafka dobbiamo sospettare uno spostamento, se non riusciamo a individuare nulla che ne sia la giustificazione o il motore. Qualunque inezia - il nulla, l'assenza di ogni colpa compiuta coscientemente e memorizzata, il bianco dell'innocenza - può rappresentare, per spostamento, l'errore che s'annida fin dentro il respiro dei personaggi kafkiani: la paralisi metonimica, la non coordinazione, l'elenco disgiuntivo/esaustivo, l'incapacità di strategia. È questa incapacità che tiene annodati altri due principi i quali in apparenza si oppongono, e che chiameremo l'imminenza della catastrofe e la necessità prorogabile. L'immensa fragilità dei personaggi di Kafka li fa apparire come fuscelli in balia dell'insensato: di nessun potere essi 162

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==