Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

L'opposizione spaziale del basso e dell'alto, centrata sull'alto dell'angelo e della torre cui si oppone sulla terra il pastore, nei primi quattro versi, e centrata sul palco del supplizio e sul raso terra del bambino, nei secondi quattro versi, si localiz;za sulle diverse _parti del corpo, alte e basse appunto, nel verso 9. Questo verso sembra anche condensare incupendola e volgarizzandola l'opposizipne di suoni che si fronteggiano nell'ottava. Il fragore.del tuono, che accompagna il fulmine, e quello delle torri che crollano si oppone al lamento maestoso degli angeli, lamento di giganti. Così come al fragile ansimare del respiro, minaccioso segnale della nostra mortalità, si oppone il tragico tono della nostra melodia di basso. La miseria fisiologica in cui l'uomo è rinchiuso ricorda, nel verso 9, l'espressione galileiana del «transito di cibo» ed evoca certi passaggi dell'inferno dantesco. La densità delle sequenze dei versi 11 e 12 è subito messa in luce da una parziale trascrizione fonetica: Man Jack the man is, just; his mate a hussy. mren d3rek mren <l3A st meit ;} hAsi And I that die these <leaths, that feed this flame, rend ai dret dai dae8s dret fleim Nell'esclusiva ricorrenza delle vocali anteriori /re/ /e/ /i/ spicca /a/ centrale e /A / posteriore, la velare della rima. Particolarmente marcata la sequenza del verso 12 nelle declinazioni del pronome dimostrativo. La tonalità vocalica è mantenuta nei due versi successivi, dove si introduce come unica variazione /u/ in due monosillabi contigui quasi perfettamente allitteranti / smu:d/ e /spu:ns/ . 14 That... in smooth spoons spy life's masque mirrored: tame smu:d spu:ns ai ai My . tempests there, my fire and fever fussy. ai ai ai A l.

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