La complessa tela delle Liaisons segnala dunque non solo lo svuotamento di un genere, ma un limite «pericoloso», poiché la parola uccide: distrugge innanzitutto l'illusione realistica implicita nella lettera come «documento», depositario di una verità tautologica,in quanto, come segnala lo stesso Laclos, i documenti possono, ed anzi debbono essere disposti serialmente secondo una logica esterna, ordinatrice; distrugge inoltre i protagonisti romanzeschi, vittime di una scrittura che si concepisce come possesso subordinato al «désir». Ma se muore il genere «roman par lettre», permane invece la strategia della lettera, che inaugura una sequenza di morti: Adolphe, Octave, Guy de Malivert. .. trovano nella teatralizzazione dell'io che affidano alla scrittura le ragioni del proprio ed altrui annientamento. Già nell'Adolphe di Benjamin Constant una lettera intenzionalmente sviata diventa strumento di verità, perché di fatto vissuta, pensata nel desiderio del suo scambio, unica condizione perché la sua ambiguità diventi chiarezza e si faccia perdita. Adolphe legge sul volto di Ellénore la devastazione che la condurrà alla morte, risultato della propria scrittura contenuta in una lettera a lei pervenuta, sebbene indirizzata al barone di T"';'"'': «L'occhio indifferente di M. de T":;'"" aveva facilmente individuato nelle dichiarazioni reiterate ad ogni riga l'indecisione che io mascheravo e le astuzie della mia stessa incertezza; e Cimco aveva calcolato fin troppo bene che Ellénore vi avrebbe visto una sentenza irrevocabile». Adolphe, minacciato dalla presenza ossessiva di Ellénore, si difende innescando un meccanismo di vampirizzazione, affidato alla parola: «Queste parole acuminate risuonano attorno a me - afferma Ellénore -: le sento di notte; mi seguono, mi divorano, fanno avvizzire tutto ciò che voi fate. Occorre dunque che muoia, Adolphe ?», ed in effetti sarà la lettera «sviata» a produrre immancabilmente questo effetto: «si sarebbe detto che lottasse contro una forz� 133
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