Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

nulla di naturale: «ebbe l'impressione che ai due lati della strada ferrata vi fosse una natura per lui nuova: come se nel passato avesse dovuto osservarla attraverso una nebbia persistente, o attraverso un velo di pioggia, e se soltanto ora la vedesse per la prima volta nel fulgore della luce solare». Al crollo, al cedimento della costruzione delirante il discorso si sfilaccia e le figure retoriche - le quali non erano altro che personificazioni allegoriche che il retore racchiudeva nei loci dell' ars memorativa per «farsi venire alle labbra» l'orazione - si animano nel reale (rilevo la sconvenienza, ovvero l'infrazione per eccellenza al decorum oratorio, di Schreber agghindato da donna (Sels); e la minaccia, sempre in agguato dietro gli angoli, delle ombre dei monumenti in De Chirico, che tendono ad allungarsi fino a sfiorare quanto di umano resta nei passanti). Qualcosa dunque non ha fatto nodo, non sta su, cade a pezzi. Occorre quindi far ricorso a tutto il massiccio sostegno del ciarpame ortopedico che ingombra la scena agli albori della fotografia: reggitesta, appoggiaginocchi, b. usti e corsetti, colonnine e drappeggi secondo Impero, cappelli, pizzi, velette, «vestiti stretti e umilianti». Al centro, tenuto dritto nella sua smisurata goffaggine, .il corpo molle e decadente del perverso. Al posto della messa in scena edipica del fantasma, del mito individuale del ·nevrotico - della fantasia che inscrive le coordinate dell'Ego e segna l'assunzione dell'immagine speculare del corpo proprio e l'integrazione del tempo vissuto - c'è il paesaggio allegorico senza tempo, «la fotografia piatta come ultima allegoria» (Krumm). Come dice Pankow nei suoi studi sulla psicosi: c'è un fondale alterato; la corporeità dell'oggetto, il Ding prevale sull'immagine. Qualcosa lascia dunque presupporre un difetto di strutturazione dell'immagine corporea che non viene ad annodare il simbolico al reale. Il feticcio, che ne sarebbe il rimedio parziale, conserverebbe in maniera clamorosa le caratteristiche ortopediche della funzione dell'Io (ciò spie112

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