Il piccolo Hans - anno XIII - n. 51/52 - lug./dic. 1986

Il paesaggio abitato dal perverso ha questa caratteristica: di racchiudere in un'unica scena, come in una stampa o in un disegno ideale, tutta la molteplicità qualitativa della natura. Paesaggio che, come conseguenza, manca dell'ausilio - o del sollievo - di quelle sfumature o gradazioni intermedie, le parallele all'Equatore di cui parla Finzi a proposito del viaggio di Darwin, di quegli appoggi che assicurano l'innesto, la possibilità e la conservazione di una vita temperata (Finzi, f, pp. 2(23; a, pp. 251-52). La scelta del perverso, nel suo ipotetico viaggio intorno al mondo, è decisamente quella «a picco» della rotta polare, dove il passaggio da un clima all'altro è traumatico, con l'epidermide «a pelle d'oca». Abusiamo ancora un istante della metafora del viaggio del naturalista (che mette la bussola della teoria alla prova di una rotta avventurosa - fantasia e rischio - verso l'ignoto): potremmo allora dire che il perverso si trova fin dall'origine al termine del viaggio intrapreso da Darwin - se è vero che Darwin vi è sospinto dall'essere in contiguità con quella Linea di confine che circoscrive il «luogo della fobia» e che il viaggio ha in un certo senso la funzione di contornare, di perimetrare - per formarsi un certo sapere della natura. Consideriamo meglio questo «sapere». Fuori dalle mura cittadine, a «contatto» con la natura, ciò che primariamente sorge è un sintomo fobico. Il primo approccio alla natura, anche quella che ci è più familiare, è sempre la vipera che spunta, il buio che può sorprenderti, il sentiero che nasconde il crepaccio, le vaste distese piatte senza punti di riferimento, la frana o la yalanga... Insomma: il balzo del reale. Ecco allora dispiegarsi l'equipaggiamento di nozioni e strumenti, la tecnica, il sapere che con il suo carico di divieti e regolamenti interviene a riordinare l'esperienza. Il bagaglio di tecniche per affrontare la natura non è che l'affinamento dei sistemi ossessivi fino alla cancellazione di ogni rischio - di ogni residuo di natura - dove tutto è sotto controllo. E la Città, la Regione si riforma, con i suoi musei di storia 106

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