Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

Il silenzio del greco antico Nel diario di Virginia Woolf un'annotazione posta sotto la data del 5 aprile 1924', proseguita poi il 15 dello stesso mese, reca come titolo, in centro pagina, 52 Tavistock Sqre, a segnalare il trasferimento da Richmond, Hogarth House, a Londra; il ritorno, a lungo desiderato e finalmente realizzato, nel quartiere di Bloomsbury, abitato prima della guerra. Dopo il cambiamento di casa, questa lunga annotazione segna la ripresa del diario; l'interruzione di un «silenzio», come vien chiamato, di tre settimane: un intervallo appena un po' più lungo della media ma che, per il mutamento di vita e di abitudini che racchiude, viene sentito come più esteso, più fondo degli altri; come un vuoto, un'oscurità: un silenzio. L'entry immediatamente precedente porta la data del 12 marzo, il trasloco avvenne il giorno dopo: il silenzio del diario copre dunque esattamente il periodo di ambientazione nella nuova casa, necessario forse al formarsi di un'abitudine ad essa, prima di tornare a scrivere. Infatti, «it takes a long time to form a habit - the habit of living at 52 Tavistock Sqre is not quite formed, but doing well». E poi: «è già una settimana che il rumore non mi dà più fastidio. Si smette di sentire e di vedere. Gli interessi dominanti, suppongo, si affermano, fanno ordine, trionfando su quelli 165

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