Il piccolo Hans - anno XIII - n. 49 - gen./mar. 1986

della fobia ci danrw le due punte, i due campanili della vista di Dresda dalla terrazza Briihl, e di Le sorelle, e del quadro ispirato a un dramma di von Kleist, i due pennoni di Vista di un porto, e le due. vele, i «due culmini» insomma che attraversano insistenti tutta la pittura tedesca del romanticismo, e nella ripetizione la visione doppia diventa una sigla a tutela del meccanismo che mantiene nella vita psichica la distanza tra allucinazione e rappresentazione. Essi colpiscono lo sguardo con durezza per stagliarsi sia nella bruma di un mattino, sia in quel inizio freudiano che è un tramonto, sia nella luce incerta del sogno. Diverranno l'inizio in due tempi, Leitmotiv anche del seminario di Finzi di quest'anno (Dove cade il tuono? La supervisione dei casi di psicosi) e, nella foschia della fase di latenza che si apre per il soggetto dopo la lucidità del «luogo della fobia», dimenticata la teoria, e le sottili ingegnose armi della tecnica con cui il soggetto aveva mirabilmente regolato il proprio drammatico impatto con quell'antecedente che abbiamo chiamato «inanimato», nella foschia della fase di latenza ne rimarranno i simulacri nei «due poli», irrinunciabili, dell'ossessivo. Ci avviciniamo dunque al compito dell'analisi. Sarà la coazione a ripetere vissuta ormai ip modo insostenibile, modo nel quale si riaffaccia l'angoscia, quell'angoscia cui il luogo della fobia aveva dato la propria risposta, teorica e strutturante, a portare il soggetto in analisi. Le tentazioni del Maestro, imprimere un movimento, mostrano la loro natura di sintomo a confronto con il luogo della fobia che la stessa coazione che prima ha contribuito a coprire fa ora riaffiorare in analisi. E non importa che i quarti di giro .fossero anch'essi all'indietro, in senso antiorario, essi appaiono ingaggiati in una tensione in avanti, in una teoria della fretta, nella stessa lotta contro il tempo che aveva fatto nascere l'idea di una «liberazione» attraverso gli scatti del «tempo logico». Il leone, tranquillamente accovacciato ai piedi di San Gerolamo, vigila sulla 12

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==