Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

NOTE '' A monte di questo articolo vi sono i lavori di Sergio Pinzi, particolarmente Lavoro dell'inconscio e comunismo (Dedalo, Bari 1975), Il mistero di Mister Meister (Dedalo, Bari 1983) e i saggi pubblicati da lui e da Virginia Pinzi Ghisi su «Il piccolo Hans», nonché quelli di Stefano Agosti, Il testo poetico (Rizzali, Milano 1972) e Cinque analisi (Rizzali, Milano 1982), oltre, ovviamente, alle Opere di Freud. Ho tuttavia limitato al minimo i rimandi a questi scritti per non appesantire le note. Per lo stesso motivo ho indicato nel testo, tra parentesi, le indicazioni che si riferiscono alle Opere di Freud (Torino, Boringhieri, voli. 1-12). In tali indicazioni il primo numero si riferisce al volume, gli altri alle pagine. ' Nella lettera alla poetessa americana Hilda Doolittle del 18 dicembre 1932, citata da Johannes Cremerius, Il mestiere dell'analista, Boringhieri, Torino 1985, p. 185. ' Freud S., Lettere 1873-1939: lettere alla fidanzata e ad altri corrispondenti, Boringhieri, Torino 1960. ' Ivi. ' L'allusione è a Il poeta e la fantasia (5,375), ove Freud ricorda la «strana domanda» all'Ariosto che la tradizione attribuisce al cardinale Ippolito d'Este: «Dove avete preso, messer Ludovico, tante corbellerie?». ' Si veda, in particolare, Cesare Segre, Teatro e romanza, Einaudi, Torino 1984, che include anche un capitolo su «Il caso di Dora: anamnesi e romanzo». ' L'espressione è di Mario Lavagetto, nel saggio, ricchissimo di considerazioni teoriche «La critica psicoanalitica», in Sette modi di far la critica, in AA.VV., Editori Riuniti, Roma 19.83. Di M. Lavagatto l'editore Einaudi ha pubblicato, quando questo articolo era in bozze, Freud la letteratura e altro, che elabora ampiamente spunti e temi qui soltanto accennati. 7 «Le parole del poeta sono infatti azioni», scrive Freud, A Thomas Mann per il suo sessantessimo compleanno, nel giugno 1935 (Il, 467). ' Sartre J. P., Lo scenario Freud, Gallimard, Paris 1984: trad. it. Freud: una sceneggiatura, Einaudi, Torino 1985. Notiamo, di passata, a proposito di «teatro», che Sartre, nel suo L'idiota della famiglia (Il Saggiatore, Milano 1977), dedica molte pagine alla «vocazione contrastata» di diventare attore di Flaubert, nel capitolo «Dal bambino immaginario all'attore». Più specificamente come psicoanalista Sergio Finzi, in un capitolo de Il mistero di Mister Meister (cit.), «Scena e teoria della perversione», scritto in collaborazione con Virginia Finzi Ghisi, prende in esame «Quella maledetta rappresentazione delle marionette, che vi feci dodici anni fa per Natale e che vi suscitò questa gran passione per il teatro!». Si veda anche: Fausto Petrella, La mente come teatro, Centro Scientifico Torinese, Torino 1985. 32

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