Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

/br/. Questa cifra allitterativa, che stringe in un unico concetto l'inclemenza sia della stagione che della donna (il cui semblan è branc, v. 22), individua altresì un campo semantico definibile attraverso l'idea della rottura, dello schianto: si spezza di colpo la cruda stagione (brisara, v. 1), si rompe (ramp, v. 15) il tronco dell'albero che simboleggia l'amore perfetto; persino il brivido di freddo (jriala, v. 21) rimanda un suono frangola. La codificazione stessa delle immagini positive scaturisce da una fissione del fonosimbolismo di base: ban frug al v. 11, ban tranc al v. 14, breuia ·m temps lane al v. 30. Il tema dell'«aura brava» comunica almeno due informazioni essenziali: come difficile e selvaggio è l'amore, così «clus» è lo stile. Superfluo avvertire che a questo termine è estranea, nel medio evo, qualunque nozione di scarto individuale: la tecnica compositiva basata su monosillabi irsuti e rime difficili è una ben precisa categoria euristica tenuta a battesimo da Marcabi:-uno (al cui patrocinio risale, al v. 33, un composto come nan-aus, che equivale a una strizzata d'occhio per il lettore). Nel «dictamen» trovadorico relativo alla tipologia della rima è frequente la presenza di collegamenti che eccedono la semplice equivalenza terminale: così cueilla (vv. 12 e 28) è rima equivoca, trestutz: estug (vv. 3 e 43) è rima ricca, deserz: sers (vv. 23 e 31) e candug: farsdug (vv. 27 e 35) sono rime derivative; e opposizioni analoghe a livello di prima articolazione possiamo cogliere in brancs: blans (vv. 2 e 34), flancs: francs (vv. 18 e 26), friala: fiala (vv. 21 e 37: ma tutta questa rimasi basa sull'alternanza di fonemi iniziali labiali), dueilla: tueilla (vv. 36 e 44). A prescindere da questa fenomenologia (tutto sommato abbastanza ovvia), una rima si dice propriamente «cara», ossia difficile, quando riproduce una terminazione statisticamente rara nel codice linguistico impiegato. Salta agli occhi che lo schema rimatico di questa canzone fa perno su due rime più delle altre difficili: le uniche, non a 181

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