Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

NOTE ' Argan G. C., Pittura, in Enciclopedia universale dell'arte, X, 1963, c. mio. 2 Panofsky E., La prospettiva come « forma simbolica », Feltrinelli, Milano 1984'; e E. P. Architecture gothique et pensée scolastique, Minuit, Paris 1967; R. Amheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano 1971; ma anche H. Gombrich, Lo specchio e la mappa: teorie della rappresentazione figurativa, in AA.VV. Semiotica della pittura, Il Saggiatore, Milano 1980, pp. 49-122, che prende le distanze dai metodi di una semplice psicologia della forma prospettica, alle pp. 79-98 specialmente. ' Longhi R., Giotto spazioso, in R. L. Da Cimabue a Morandi, Mondadori, Milano 1978', pp. 68 e sgg. ' Ibidem, c. mio. ' E una citazione di J. Nicod, La géométrie dans le monde sensible, PUF, Paris 1962, p. 79, che descrive in questo modo il tentativo di scoprire una geometria nel mondo sensibile. ' Toesca P., Il Trecento, 1951, p. 476; cit. in Longhi, op. cit. ' Simmel G., La terza dimensione nell'arte, in G. S. Arte e civiltà, ISEDI, Milano 1976, pp. 61-65. 'Ibidem. ' Cfr. Sharp D. E., Franciscan Philosophy at Oxford, Oxford University Press, 1930, pp. 20 e sgg. " Nardi B., L'aristotelismo della scolastica e i Francescani, in B. N., Studi di filosofia medievale, Ed. di Storia e Letteratura, Roma 1960, pp. 193-207. " Ibidem. 12 Un esempio di grande efficacia è Il miracolo della fonte (Ibidem), dove i balzi del monte sono visti sempre più dall'alto man mano che si sale; ma il monticello da cui sgorga l'acqua, che è il più basso, è quello visto dalla maggiore altezza: e sembra che proprio per questa particolare torsione la fessura della roccia generi l'acqua come per un « clinamen » felicemente sperimentato. " Probabilmente, nei termini di Gombrich, si potrebbe dire che questa scelta significa costruire una mappa, ma di cose reali. Fra l'altro quando si segue una mappa - entrandovi - si è sempre costretti a pensare cosa si fa mentre la si legge. " Ad esempio « il pellegrino », che era una metafora, nel Convivio, diventa l'iperbato / Dante personaggio /. " La bibliografia su questo argomento non è povera, ma è questione piuttosto trascurata - in passato discussa in modo inconsulto: cfr. M. Asin Palacios, La Escatologìa musulmana en la Divina Comedia, Madrid-Granada 1943, col dossier della polemica. Ma cfr. anche l'importante H. Corbin, Avicenne et le récit spéculaire, Teheran 1959', 2 voll. " « Però chi d'esso loco fa parole, non dica Ascesi, ché direbbe corto, ma Oriente, se proprio dir vole ». (Par. XI, 52-54). 155

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