Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

zo del medioevo, corrispondente a quello galileiano, come dimostra appassionatamente Nardi '0 ; uno spazio perfettamente vivibile e percorribile, nel quale « già nel 1291 due frati minori salpavano da Genova insieme ai fratelli Vivaldi per ignoti lidi » 11 , ma senza seguire le coordinate cinquecentesche. 4) In dipinti dove è particolarmente evidente l'inserzione iperbatica, è possibile mostrare in concreto quali siano gli effetti dinamici (di deformazione - si potrebbe dire banalizzando) che il « reale nel reale» ripercuote sulle vedute prospettiche: a) L'omaggio di un semplice (Assisi, Chiesa sup. di S. Francesco): nell'edificio a destra: i tre soffitti a cassettoni sono ciascuno « in prospettiva», ma quello via via più in alto è visto da punti di vista spostati sempre più in basso. b) La scacciata dei diavoli da Arezzo (Ibidem): nella chiesa sulla sinistra: ciò che è via via più a destra è visto da punti di vista spostati successivamente sempre più a destra (una bifora e parte d'una seconda); idem per la direzione sinistra (tetto). c) Stesso affresco: ciò che è convesso appare concavo (mura della città). d) La visione dei troni (Ibidem): contraddizioni. La lumiera di ferro appesa al centro del soffitto della cappella è vista da un punto di vista molto spostato sulla destra, mentre il crocifisso ugualmente posto al centro è visto da un punto di vista molto spostato sulla sinistra (quello del santo in preghiera); stessa torsione nei gradini dell'altare. Per i tre elementi via via superiori (piano dell'altare, bordo superiore dell'abside, soffitto) non c'è uno schema come quello segnalato in a); qui il primo elemento è visto dall'alto, il terzo dal basso (ma dissimmetricamente), tuttavia la dissimmetria diventa paradossale poiché l'elemento medio è visto da molto più in basso che non il terzo. 151

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