Il piccolo Hans - anno XII - n. 47 - lug./set. 1985

alle illustrazioni del Robinson Crusoel ( « Schedario », n. 185, sett. ott., 1983). Tentiamo ora invece lo schizzo di una tipologia dell'iconogenia testuale. Un primo tipo può essere quello, come abbiamo già accennato, di una particolare pregnanza figurativa dell'attore/oggetto (o dell'insieme di oggetti) che sono stati evocati dalla narrazione. È facile mostrare la cosa quando c'è un rifiuto dell'illustratore a illustrare un passaggio per « carenze iconogeniche ». Delacroix, illustrando l'inizio del Faust di Goethe, che parte con una strofa sarcastica, piena di witz e di ragionamento acuto, ma decisamente non figurativa, rifiuta l'ostacolo cambiando motivo illustrativo, in direzione decisamente iconogenica, e raffigurando cioè il corpo provocatorio e muscoloso di Mefistofele alato in volo nel cielo di una città dallo skyline appena accennato, ma caratterizzato da una grande guglia gotica. (tav. 13) Un'altra tipo di iconogenia del testo, può essere quello di una forte carica figurale (ad esempio metaforica) del testo, della lettera del testo, una sorta di presa di parola (in figura) della parola figurata di cui �i sono infiniti esempi soprattutto nell'illustrazione per la pubblicità. O ancora un testo il cui senso complessivo, il cui modello concettuale di base sia una figura visionaria: si pensi alla struttura cosmografica della Commedia dantesca. O si pensi ancora a Blake illustratore, non tanto quando illustra Virgilio, ma quando illustra se stesso. E qui addirittura non si può nemmeno più parlare di traduzione in immagini (sia pure liberissima, scatenata nel gioco delle eclissi e delle enfatizzazioni), quanto piuttosto di un processo di integrazione di · una reazione a catena fra testo e immagine. E dove certo l'illustrazione è espansione del senso. (tav. 14) E infine per iconogenia si può intendere una particolare spettacolarità dell'evento: non, appunto, la sua crucialità o il suo effetto disvelatore, quanto una disposizione coreografica e compositiva forte, o ricca, o netta, o massimamente articolata. 146

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