Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

verso i quali si muove, che raggiunge con piacere o che sono i soli che allontana dalla sua vista, eccetera». « Dobbiamo ricercare la vita istintuale nascosta dei pazienti che soffrono di disturbi organici dell'orientamento spaziale e determinare la fisionomia spaziale di tutte le manifestazioni emotive». Ciò potrebbe rappresentare un buon metodo diagnostico e in pari tempo un nuovo modello di interpretazione dei fenomeni psichici (18). Hermann supponeva che il problema di localizzare gli istinti e le emozioni nel cervello poteva avvalersi di un approccio mediante l'osservazione degli aspetti spaziali. Ho ricordato alcune delle riflessioni di Hermann sullo spazio e la psiche. È stata mia intenzione presentare Hermann, uno studioso dai più vari interessi ma che era convinto che la scienza sia completa unità, e che devono esistere connessioni tra le categorie più differenti. Il metodo meramente descrittivo in psicologia non soddisfaceva Hermann; cercava metodi più esatti: « cercava la congruenza», « applicava modelli» al proprio campo. Voleva trovare le basi materiali di alcuni fenomeni psicologici. Vorrei adesso parlarvi dei m1e1 propri pensieri mtorno allo spazio e alla psiche, dedicandoli alla memoria di Hermann. VII. Riflessioni sui temi di Hermann Nella nostra vita si presentano situazioni nelle quali sentiamo che non c'è più spazio. E vi sono momenti indimenticabili nei quali sperimentiamo che lo spazio 65

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