Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

Moebius, che è conosciuta come lo spazio dei disturbi nell'orientamento. Desidero adesso riferirvi un mio caso. Il paziente era un bambino di dodici anni, ospedalizzato per due settimane a seguito di disturbi nell'orientamento. Poiché non risultò nessuna alterazione organica, venne suggerita la psicoterapia. Il ragazzo aveva uno strano sintomo, che ricorreva parecchie volte al giorno, e che lo sgomentava. Lo espresse così: « Il mondo, all'improvviso, si mette a girare, in un minuto tutto il quadro cambia. Ciò che è in primo piano si sposta verso destra, e tutto gira in tondo». Gli feci spiegare questo sintomo molte volte, perché non riuscivo a immaginarmelo. Mentre me ne parlava ripeteva con la mano un movimento, come se torcesse qualcosa nell'aria (« Il mondo improvvisamente si mette a girare: ' le icose iche erano �n primo piano si spostano verso destra, tutto si capovolge»). Va sottolineato che dall'anamnesi risultava che il ragazzo aveva paura del padre, che era molto severo nei suoi confronti. Lo picchiava raramente, ma quando lo faceva, lo faceva brutalmente, con una cinghia. Il ragazzo aveva un fratello di quindici anni a cui piaceva « dominare su di lui». Aggressività e incapacità di difendersi costituiscono un soggetto frequente delle nostre conversazioni, ma egli ne parlava senza una particolare emotività. Quando il padre lo picchiava con la cinghia, sentiva dolore, ma pensava che non era a lui che ciò stava capitando. La madre lo picchiava « soltanto» col palmo della mano. « Un'atmosfera di nervosismo - ebbe a dire - è peggio delle botte». Il fratello cominciò ad assumere un'importanza sempre maggiore nelle sue storie: è molto forte, « grosso 61

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