Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

da sposa, ai due punti, caccia e abito bianco, in gioco nell'analisi della madre delle due gemelle. Nello stesso tempo, « l'altra ragazza», dietro a Telma che sottrae i soldi mentre Telma se li fa dare ci rappresenta il doppio movimento della pulsione, accumulo e dispendio. Ma tutto questo è inquadrato nel famoso studio. E la prima figura che compare nel sogno è quella duplice dell'architetto e del cugino a dirci come i giochi sessuali infantili non prevaricano sull'importanza che per la psiche assume un'architettura. A far superare per la prima volta la parete divisoria tra la camera di Telma e lo studio dello zio, è l'apparizione nel letto di Telma di un imbianchino. L'abito bianco lungo è legato a un sistema doppio di pareti, paratia fisiologica, ma anche architetturale. Nel contempo un sogno di Telma è attraversato per la prima volta da un'esplosione. Telma ha forse messo una bomba. E dalla possibilità che sia lei la sola colpevole, si passa a una guerra di fatto, a uno stato di guerra. Una topologia del desiderio tende a realizzarsi quando si riesce a rappresentare una topologia psichica. Anche in questo caso la fobia, che appare come pianta, topologia, e come evocazione dell'animale nell'abito da caccia, appare in una vicinanza alla psicosi. Ma in un tempo rovesciato dal sogno, prima la fobia e poi la deflagrazione della bomba. In realtà questa pianta della fobia, così come appare in questo sogno di Telma, è anomala. Non è lo steccato . chiuso del recinto del dazio che Hans immagina solo di oltrepassare; la porta chiusa, la parete divisoria, qui si apre, il luogo dell'Altro si fa accessibile, passano le coppie, le coppie in abito da ballo, e aprono la strada a Telma. 21

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