Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

Seconda parte: Sono su una strada, mi accoccolo, senza mutande, fingo di non saperlo, una fila di ragazze e ragazzi si siede su un muricciolo a guardarmi. Mi sposto e una ragazza si sposta a sua volta, si avvicina, mi si mette di fronte e fa per toccarmi. Alt, dico e dopo aver protestato in realtà mi faccio pagare, lei fa per darmi mille o duemila, cinquemila, cinquantamila lire, ma mentre io le prendo, mi accorgo che dietro di me si muove un'altra ragazza che allunga la mano sotto il banchetto dove tengo i soldi e me ne porta via, più di quanti io ne riceva. Io la picchio a morte rovesciata per terra. Poi mi trovo all'interno di un giardino, è come se io mettessi la bomba che scoppia e poi esco portando l'involucro della bomba simile a una lanterna, per mano. Una macchina si ferma con un soldato, temo che mi abbiano scoperto ma mi chiede solo l'indicazione per arrivare al mare. Anch'io vado verso là e lungo la strada compaiono sempre più soldati in assetto da guerra e poi una lunga fila di gente. Mentre incrocio gli ultimi, gli ultimi due della fila si staccano dagli altri e una donna allunga un braccio e conta le persone della fila e conta anche me e dice « sono settanta, ci sono tutti». Fine del sogno. Vediamo subito che è saltato il 69. Ne mancavano due, i due che si erano staccati (cioè erano 68), più Telma, che non faceva parte della fila, ma andava « in senso contrario», nel sogno fa settanta. Questo sogno ci dice che 69 non è solo una posizione erotica, in cui la parte genitale viene alla vista del partner. 69 è qui implicato con il sorgere dell'immagine nello specchio e l'immagine porta non più l'abito lungo di tweed, ma un abito lungo bianco. L'abito all'inglese che l'analizzante associa con immagini di caccia ci collega insieme all'abito bianco, abito 20

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