Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

è la superficie che segna il limite con il fuori e lo contiene all'esterno; è la barriera che protegge dalle avidità e dalle aggressioni che provengono dagli altri , esseri o oggetti. La pelle infine, terza funzione, come la bocca ed almeno quanto questa, è run luogo ed un mezzo primario di scambio cogli altri. Di questa ori-· gine epidermica e propriocettiva, l'Io eredita 1a doppia possibilità di stabilire delle barriere (che divengono dei meccanismi di difesa psichici) ,e di filtrare gli scambi (con l'Es, il Super-Io ed il mondo esterno). Secondo noi è la pulsione di attaccamento, se essa è presto e sufficientemente soddisfatta, che porta al neonato la base sulla quale può manifestarsi... lo slancio integrativo dell'Io 21• A noi sembra che l'esperienza del solletico possa es­ .sere approfonditamente studiata tenendo presente quanto ora citato ed in particolare nei riguardi della seconda e terza funzione. Colui che fa il solletico entra infatti in relazione con colui che lo subisce proprio a livello della barriera-pelle che come li pone in contatto così ne definisce chiaramente 1i confini. L'esistenza della pelle testimonia cioè ad un tempo una vicinanza possibile ed una separazione definitiva con i sentimenti di piacere (autonomia) e dispiacere (separazione) ad esse correlati. La stimolazione di questa barriera può provocare piacere per due motivi apparentemente contrapposti ma che sono invece sostanzialmente connessi: la superficie cutanea prova piacere periché la sollecitazione, il contatto indicano da un lato che la separazione può avere una qualche compensazione e dall'altro che è acquisita e non può essere annullata. Mintz nota che il solletico unisce spesso jnsieme sentimenti sessuali ed aggressivi. Il solletico potrebbe preludere tra l'altro, spesso, ad atti aggressivi o ad approcci di tipo sessuale. Colui che fa il solletico e colui che lo subisce, perché l'esperienza avvenga, devono 195

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