Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

per la sorella, e il cambiamento di direzione non riguardò più un nuovo oggetto, ma si volse al vecchio oggetto: cioè la sorella 1 . In questo caso il mutamento di direzione ha il valore di un investimento regressivo. Laddove troviamo un investimento regressivo di un certo tipo siamo avvezzi a trovare investimenti regressivi di altro genere, e siamo perciò indotti a chiederci se questo nuovo talento che emerge non sia da ricondurre anch'esso a un investimento regressivo, scaturito da una delusione amorosa. Sarebbe dunque necessario dimostrare, secondo la nostra ipotesi, che una regressione in Goethe portò alla rianimazione dell'erotismo manuale e delle idee infantili circa la propria bellezza. Ma questa deduzione presuppone a sua volta che questi due supposti elementi dell'attitudine grafica fossero già operanti 2 nell'infanzia di Goethe. È interessante sapere che Gretchen fu « di insolita, e, se vista nel suo ambiente, di incredibile bellezza» (quinto libro); che non si lasciò baciare e non diede la mano a nessuno, nemmeno a lui: insomma Gretchen « non tollerava nessun contatto» 3 • Eppure quando si conobbero lei gli strinse amorevolmente con entrambe le mani la destra, e Goethe affondò il viso nelle mani della fanciulla. Goethe ricordò anche molto tempo dopo il modo affettuoso con cui Gretchen gli strinse le mani salutandolo, e il fatto che solo in occasione dell'ultimo commiato lo baciò. Si trattava quindi di una situazione che non offriva nessuna diretta possibilità di appagamento, ma che eccitò l'erotismo della mano e della bocca. Queste eccitazioni furono deviate da una sublimazione linguistica: quando Goethe perse Gretchen la sublimazione già in atto dovette dunque essere trasferita all'erotismo della mano, se è vero che la regressione condusse realmente all'erotismo orale e a quello della mano. (N.B.: si tratta di una determinata tappa dello sviluppo regressivo, una regréssione più profonda 156

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