Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

<lamentale presupposto organico all'arte dello scultore e del disegnatore - regredì alla libido orale, da cui essa deriva, sia pur solo in parte, ontogeneticamente e filogeneticamente. Ad avvalorare l'ipotesi di condizione psichica di regressione di Cellini nel nuovo stato d'animo, va ricordato che suo padre disegnava bene e che ancor più del figlio « aveva un poco di vena poetica naturale stietta, con alquanto di profetica » (I, VI). In carcere la riorganizzazione delle potenze psichiche di Cellini ebbe di mira l'organizzazione del padre, ritornando, per così dire, a strade antiche, già percorse dal padre. L'amore per il padre si rivelò nella regressione come identificazione con il padre 4 : una regressione sollecitata dalla situazione generale contraddistinta dal rivivere la fase del senso allucinatorio della realtà fino a compromettere il principio di realtà. Ma la regressione attingeva a una quasi realtà per la particolare situazione, in cui si trovava, di tenebre e di prigionia, che lo poneva in una condizione simile a quella del bambino nel ventre materno. Da qui la supplica a Dio padre per venir liberato. È significativo quanto scrive Cellini a questo proposito, 1 sulle sofferenz.e e sui patimenti del corpo: 150 « Cantavo anche tutto il giorno salmi e molte altre mie composizioni tutte dirette a Dio. Solo mi dava grande affanno le ugna che mi crescevano; perché io non potevo toccarmi che con esse non mi ferissi: non mi potevo vestire perché o le mi si arrovesciavano in drento o in fuora, dandomi assai dolore. Ancora mi si moriva e denti in bocca; e di questo io m'avveàevo, perché sospinti i denti morti da quei eh'erano vivi, a poco a poco sofforavano le gengie, e le punte delle barbe venivano a trapassare il fondo delle lor casse. Quando me ne avvedevo gli tiravo, come cavargli d'una guaina, sanza altro dolore o sangue: così me n'era usciti assai bene. Pure

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