Il piccolo Hans - anno XI - n. 43/44 - lug./dic. 1984

cibili dell'identificazione, della sc1ss10ne, dell'ascolto e della ricettività; il riconoscimento della importanza del controtransfert; la maggiore accentazione del sentire rispetto al capire; l'attenzione alla comunicazione non verbale; insieme con le idee precorritrici sull'interpretazione dell'agire nelle abitudini sessuali, la possibilità di transfert negli psicotici e le potenzialità positive della sofferenza: l'intelligenza nasce dal dolore come la memoria dalla frustrazione. Ferenczi, che come Freud trattò solo indirettamente un bambino -« Il piccolo uomo gallo » -divide però con lui il merito di aver favorito questa estensione dell'impiego della psicoanalisi, incoraggiando ad occuparsene la più geniale fra i suoi allievi. Mi piace ripetere in questa sede quanto dissi in un'occasione commemorativa circa la un po' troppo frettolosa sistemazione delle ascendenze « kleiniane ». La Klein fu diversamente riconoscente verso i suoi due analisti: Ferenczi e Abraham; più grata al secondo, rimproverò anche lei al primo di non averle analizzato il transfert negativo; ma proprio questo rimprovero, altrettanto giusto probabilmente di quelli analoghi precedentemente ricordati, le impedì di essere serena a questo riguardo. L'analisi con Abraham durò solo nove mesi e finì con la sua prematura scomparsa; i segni, peraltro, del magistero di Ferenczi, con cui ebbe rapporti analitici e post-analitici per molto più tempo, sono numerosi, cospicui e riconoscibili in tutto l'arco della sua produzione. Mi resta da richiamare l'attenzione sulla modernità di Ferenczi per quanto concerne altre aeree limitrofe. L'interesse di questi ultimi anni per la possibilità di uno psichismo fetale riporta inevitabilmente al suo Thalassa, a quella cosmogonia consapevolmente fantascientifica che ha nella storia del pensiero psicoanalitico una collocazione singolare e di non effimera suggestione. L'accettazione della psicoanalisi negli insegnamenti uni128

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