riguarda la consapevolezza della singola persona o le teorie astratte che essa può elaborare sullo spazio e sul tempo, ma anche per quanto si riferisce alle fondamenta « biologiche» della matematica. Le costruzioni geometriche come il punto o la linea hanno in questa prospettiva una origine intrapsichica. Tra ognuno dei livelli rappresentati dalla esperienza sensibile, dalla esperienza clinica, dalla teoria psicoanalitica, dalla teoria geometrica o dalla creazione poetica, si presuppone una funzione di trasformazione. Queste trasformazioni avvengono in tutte le arti e in tutte le scienze. Il soggetto incapace di tollerare la mancanza della cosa (the no-thing) viene considerato alla stregua di un matematico prima della invenzione delle coordinate cartesiane e dell'approccio algebrico. Dice l'autore: « ... Il disturbato è con:sapevo 1 le di un ' pas,sato ' che non es}ste più e il matemaitko è inconsapevole di un ' futuro ' che non ha avuto luogo». Bion propone, per la psicoanalisi una matematizzazione che riesca a eliminare le restrizioni che caratterizzano l'uso di associazioni con lo spazio e con la vista: una matematizzazione che faccia compiere alla psicoanalisi un passo simile a quello compiuto dalla geometria con l'introduzione del calcolo. Questo è un punto di congruenza, nel senso esplicitato prim,a con il progetto lacaniano di liberarsi dal vincolo dell'immaginario con l'impiego del materna e della ricerca topologica. Finalmente, l'identificazione di configurazioni simili, tra le formulazioni delle teorie psicoanalitiche, o accertamento delle invarianti - concetto di senso più largo ma imparentato con quello che innanzi è stato proposto come punto di congruenza - mira a « rendere superflua la natura ad hoc di tante teorie psicoanalitiche» e ad aprire un dialogo intersistemico 32 • Se si procede a un'analisi correlata dello sviluppo storico della geometria e delle tendenze in atto nelle principali teorie psicoanalitiche contemporanee, si regi115
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