di questa strutturazione narcisistica che contrassegna l'uomo. Da una semplice analisi statistica delle numerose pagine in cui l'autore ne parla, si deduce il carattere di predominante rigidezza e di marcata fissità che ha una simile struttura. Le parole che ricorrono più frequentemente sono: stereotipia, sospensione della dialettica, stagnazione, irriducibilità. Si può chiamare strutturale la formazione narcisistica in virtù del fatto che: l'Io, gli oggetti, le categorie spaziali e temporali e le modalità cognitive dell'uomo (modalità paranoica alla quale, fin dalla sua tesi di laurea, Lacan ha dedicato molte pagine), sono condizionati nella loro struttura dalla esperienza dello stadio dello specchio. Questa struttura narcisistica non solo è fissa e rigida; Lacan insiste anche a più riprese sul carattere irriducibile della struttura, per cui il momento narcisistico si ripresenta ogni qual volta il soggetto abbia a che fare con le fasi della vita, in termini genetici o di realizzazioni personali. Una unica porta ha la gabbia ed è quella della realizzazione simbolica del soggetto 19 • Senza introdurre dei cambiamenti per quanto concerne la funzione essenziale del narcisismo speculare, l'autore, nel suo Seminario del '53-'54, propone alcune novità, si esprime su soggetti che erano rimasti in secondo piano e, soprattutto, offre una versione più particolareggiata e più snodata dell'apparato psichico. In questo Seminario Lacan ipotizza due narcisismi. Il primo si ricollega all'idea freudiana di uno stato primitivo, anteriore a quello che è accessibile alla esperienza analitica. Stato che può essere oggetto di ricostruzione ipotetica e retrospettiva o, in linguaggio freudiano, di speculazione e di mito. In esso non è possibile discernere la Sexuallibido dalle Ich-Triebe, l'immagine del corpo è « la fonte immaginaria del simbolismo», e la realtà si organizza in schemi preformati, che sono in rapporto con il « sentimento di sé» (Selbsgefiihl) che 104
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