nalisi completa della serie de La Magdeleine offrirebbe molte riflessioni su come la mente dispone un disaccordo tra con1Jrasti acustici e percettivi perché essi attraggano e raocolgano le qualità psicologiche che servono a quel soggetto perché li-I suo oggetto permanga nello spazio relazionale, minimo, di un testo scritto. Anche con i soli tre esempi proposti è possibile però inquadrare il mondo ideativo che traspare da questi testi, così come ce l'ha rivelato l'anagramma. La struttura logico-percettiva dell'ossimoro (sole di sangue e di pelo, cascate di sangue e di tenebre), che pure appairi,rebbe ,adatta ad indicare la tenacia, così evidente, ,di un legame semantico profondamente divergent, e (parola più verde, ,sole cobra, ecc.), non è però, forse, sufficiente. Ciò appare ,dipendere dal fatto che il criterio semico attualizzato in quel linguaggio è spesso, come si è visto, intralessicale: non appartiene quindi al testo manifesto, ma direttamente alla parte (taciuta) di un testo pre-soritto, ed audacemente ricomposta dalla mente su scarni binari peroet , tivi. Il soggetto ,e l'oggetto sono contemporane amente nel livello grammaticale e in ,quello percettivo. In quello peroettivo essi implicano ;referenti ,di se stessi (il sole rosso e nero, l'alto e ,il basso, l'aridità e fa liquidità) che hanno già avuto una storia, e la cui minima traccia temporale anteoedente funge da ,supporto al denotato linguistico, lasciando però in antagonismo il nascosto sistema connot , ativo. Il testo, che connota per intreccio dei suoi denotati più appariscenti, si alimenta in realtà di altTe diffe11enze: il poeta le tace in ,sintonia con il rinvio ad altre cose già dette. Per capire La Magdeleine è perciò necessarrio leggere anche le molte poesie che la precedono nella raccolta di oui fa parte, Qualità di tempo. Questo enunciato poetico si attiva pe:r,ciò, riflessivamente, di una sottile funzione metalinguistica, poiché esso connota i suoi denotati attraverso il deposito dia172
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==