Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

verticale (ciò che ,sbocca�, ora sboocia t), prolungandosi nel moto verticale di (< appiocano». CIANO (sboc­ -CIANO) come colore azzurro è quello che fissa la latente trasformazione in OCIAN e ONICA (appiccano oceani di onice), ricreando il mare az:mrro nel quale, prima, i fiumi ,sarebbero, appunto, sboccati. Gli oceani sono perciò, ora, in alto, intessuti del colore azzurro, aereo, ,diretta,ment , e ottenuto ,dalla trasformazione di sboocano in sboociano. La trasformazione è, però, anche più complessa: al pari della prima presentata, es,sa coinvolge assai in profondità il sistema intralessicale della lingua. Poiché s-BOCCA-no viene sostituito da s-BOCCIA-no, è il sotter,raneo « -tacere» di questa BOCCA, e del sistema possibile di associazioni che ne dipende, che ,ripristina in SENTI-em, con SENTI, l'apparato della vocalità. Ma con coel"enza, come si può constatare, questa vocalità vi,ene · ,doppiamente taciuta, con un'opportuna risegmentazione di IL SEN-TI-ERO. ILSEN, compenetrato con SENTI, si anagramma in SILEN di SILEN-zio, e trasforma per,ciò il (< sentire» nel suo opposto, il silenzio degli ooeani. TI-ERO sostiene per opposizione il TU·ORE (in cui ERO ,si riflette) .del TU·O RE�spiro, .il « silenzioso sentire» del respiro. Il silenzio perciò giunge in alto, direttamente come oceani di azzurro, ma ottenuto dalla trasformazione di una booca che è taciuta nel linguaggio. Più in basso, è il sentiero ,di capelli che ritrasfor,ma la vooe taciuta nel resrpim .femminile « Il tuo irespiro schioma radic i». La grande divaricazione tra questo basso aereo e l'alto azzurro è nella contrapposizione tra luce e buio. Carne nella precedente poesia, una sincretica figura femminile ,simbolizza il mondo in rapporto · alla , sua voce, ora nascosta: è l'as,senza della , sua parola che genera in alto la vastità del silenzio, e in basso la furia devastatrice del vento che schioma radic i dal bosco. Queste 167

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