Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

che disseta (sei la musa che aUa mia borraocia succhia le ultime gooce...), che la danna ·sottrae qualcosa. Un moheplice tramonto comporta quindi (ma anche nasconde) la privazione simmetrica tra due soggetti: una speculare dell'altra, esse prefigurano la separazione dell'aridità dalla parola e dalla luce. La voce non arida passa dalla donna al poeta, che la - rende liquida, restituendola a lei come trasformazione (o trasmutazione) di un'altra privazione, che ci è taciuta. Questa trasmutazione rivela la metafora di un rapporto con la poesia, di cui il poeta è il soggetto che si ·svuota, complementare, nella sua debolezza, aUa forza femminile (la musa) e perciò rigenerato da essa. Come ora vedremo la parte princ ipale di questo tema (:la natura misteriosa di una parola che è oggetto di scambio) è bene pr- esente, ma occultata, nel testo che segue. L'altro tema, quello di un ,sole�serpente, rinvia direttamente all'ultima poesia de La Magdeleine. Prendiamo periciò o,ra. in esame la prima poesia de La Magdeleine. È ancora una psicologia sulla natura sincretica di un univeJ:1so femminilizzato che emerge da questo t, esto: a Luisetta 1 I fiumi sboociano lungo il sentiero dei tuoi capelli ,sciolti nel bosco. Il tuo respi,ro schioma radici in cui il grande sole di sangue e di pelo ,si ottenebra. Le ali della vanessa luminosa appiccano oceani di onice e di silenzio all'apice del cielo di mimosa. Questo è quanto suggerisce la struttura degli anagrammi, che rinvia dal primo agli ultimi versi, in modo chiaro e ridondante: 165

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