Il piccolo Hans - anno XI - n. 42 - apr./giu. 1984

che Freud crede va di riconoscere nei ,semplici sogni di desiderio. Il fenomeno originario è un'idea preconcetta che si impossessa di noi » (OC 83). Spossessamento, artificio, seduzione: modalità di costituzione e di incidenza dell'immagine nello spazio dell'analisi come «mitologia». « Qualcosa ci induce a ,dir,e 'Sì, certo, dev'essere così'. Una mitologia che ha molto potere » (LC 140). 2. « Oocorre esercitare una critica severa, acuta, continua, per riconosoer,e e guardare attraverso la mitologia che ci viene offerta o imposta »: una perversa endogamia teorica fagocita infatti le ambiguità che possano alterare la visione aocreditata dalla mitologia. Seguendo Freud, il sogno viene catturato in una , rete concettuale che può anche riusc ire euristicamente feconda, ma finisce per ren­ &� s�re �&�ili����� a�«� idea gravida di sviluppi possibili » 3 • Adoperandosi per «neutralizzare l'effetto fuorviante di oerte analogie » ( ,LB/LM 41), Wittgenstein si richiama invece a un atteggiamento antiriduzionistioo affine a quello che si richiede per avvertire la pluralità dei giochi, dei linguaggi (LC 133-4). Ma la polemica di Wittgenstein non assume né una curvatura puramente metodologica , né la forma di un elogio della complessità. Cerca invece di affrontare criticamente il dispositivo di seduzione della mitologia, risalendo alle radic i della sua ,tentazione - sterrando i presupposti e cercando di smontare gli effetti del suo potere. Perché « la tendenza a pensare che ci debba essere ' un motivo unico ' per le azioni degli uomini è ' enormemente forte e diffusa ' » (M 349)? ,Da cosa trae origine la ,sua irresistibilità? Come si spiega l'urgenza di eludere le perplessità attraverso il filtro dell'immagine? È attraverso questi interrogativi che Freud ,si configura a Wittgenstein come un problema. Anche i suoi rilievi più esplicitamente critici non presuppongono infatti né un'assun-. 11

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