Pensiero e Volontà - anno III - n. 11 - 1 luglio 1926

t - · PE~~SIER0 E V0LONTA' 249 da1l'altro poche righe in francese per sct1· sarsi di non poter andar-e a passare la serata press<Yla signorina Assing, perchè òOCU!Pato con 1lin suo compatriotta dii passaggio da· Ro-- ,ma e che doveva partire 'l'indomani mattina, :Sem.pre entro la stessa cartelJa, che porta. il nome di « Bako'Unine. Michele », alle tre . S'lttriiportate e tra.dotte sono unite altre 46 lettere i,n lingua tedesca, tutte datate_ da Ber~ Le colonie· Poco tempo fa ebbi la fort~na di · assistere alla rap,presentazione della· Glairiere (1) di Luciano Descaves e Maurizio Donnay e ne . ' pròvai una gran gioia. Da molti anni non a- vevo provato una simile soddisfazione a tea– tro, e questa volta quel che mi· rendeva felice era più il pubblico che il dramma. Evidente:. mente gli spettatori, e non solo quelli -del log– gione ma di ·tutto il teatro, erano profonda. mente commossi. Tutti guardavano con simpa- . ti-a verso la Gtairière anarchica così differen– te, alme1:10nel sogno, dalle loro tan·e in.fette e dalle loro scatole insignificanti; tutti elevavano il loro spirito. verso una societ'à migliore e, più le parole che udivano erano alte e fiere, meg-lio sembravano ~omprenderle. Essi si di– staccavano dai vecchi pregiudizi e dalla loro antica morale; per qualche ora quei borghesi., quei ben pasciuti, quei paurosi abbando0:.avano la loro anima di uomini del passato. Non devo fare la critica. del dramma e non tengo affatto a notarne i meriti e le imper. fezioni; parecchi compagni l'han già fatto con molta sagacia -e simp;:i,tia per ·gli autori. Non provo nessun bisogno d'analizzare . sottilmente i miei piaceri.; que~ ché m'interessa è il sog- . getto in sè stesso che ci ha profondamente commossi. Questa terra prome·ssa di cui abbja– mo visto sparire il miraggio, potremo vederla riapparire, più durevole. quest'altra volta 1 In mezzo ad una società malvagia e così bizzarra- (1) La ,.; Olairière,, vuol dire letteralmente la .radura in mezzo ad nn bosco, e in senso figurato quindi un luogo so– litari~ in cui c'è più luce, più ·chiarore. ·che in tutto l'am– biente circostante· .. Questo dramm11, di Descaves e Donnay ebbe molto successo a Parigi nel HlOO.Vi si mette "in scana una colonia di anarchici comunisti; pieni di buona volontà e di eb.iusiasmo, ma in mezzo ai guali si sviluppàno germi di dissoluzione, fra ì quali s'introducono dall' ester.ao ele– menti di discol'dia; e la colonia anarchica è costretta a scio– gliersi, l;ienchè i suoi fonda.tori e i loro più convinti seguaci conservino tutto il loro entnsiKsmo per l'idea e si ripromet– tano df riuscir, meglio per un'aJt.ra voi' 11.' lino dal· 15 marzo 1843 al 28 gmgno 1858.. M.a ,esse n()(ll sono di Bakunin. · ' In quanto alle persone nominate nelle tre. lettere di B. ci 1imjtiam0t a ·ricor,dare che An– drea Giannelli fu un repubblicano mazzinia– no ant~parlamentare intr.ansiigente, restato inflessibilmente tale fino ·alla morte,. avve– nuta or son ,pochi anni nella .più -tarda v~c– chiezzà ;a Fii-,enze. an·archiche ~ente incoerente, giungeremo a raggruppare i , buoni in microcosmi distinti, che si costi-· · tuiscano in falangi armoniche, come chiedeva F!ourier, e-. che. sappiano· far coincidere la sod– disfazione di tutti i loro piccoli interessi con l'interesse comune, e ?,rmonizzare le loro pas– sioni in un insieme potente e pacifico nello stesso tempo, senza che nessuno dei componen– ti la comunità possa averne a soffrire Z In una parola,• gli anarchici riusciranno a crearsi delle Icarie al difuori del mondo bor • ghese 7 No·n lo penso nè lo desidero. Senza dubbio i nostri nemici· ci consigliano volentieri a fuggire la sociétà ·borghese ~ a . mettere l'oceano tra 16ro e noi, è ci incorag– giano a fare delle nuove esperienze nel -paese, dell'utopia, nella nobile speranza di sbaraz– zarsi di noi e dt esporci· al ridicolo d'f" nuovi· insupcessi. E' stata anche fatta· abbastanza se-:– riamente ·1a proposta di imbarcare tutti gli .anarchici dichiarati pe'r un' isola qualunque dell'Oceania, che si regalerehbe loro a condi. zione però che non tentino mai di uscirne ,e si adattino alla :vista di un vasceilo. da guerrt. coi cannoni puntati sul loro accampamento! Mille grazie, benevoli concittadin,i !_ ·Accet– tiamo la vostra «Isola fortunata» ma a condi-: zione di ~darci q-µa.ndo ci piacèrà, e intanto restiamo nel mondo civile e, pur facendo del tutto per evitare le vostre persecuzioni,. con– tinueremo la nostra .p·ropaganda nei -v._ostri la: boratori, '·nelle vostre o:fficine, nei vostri d~- - mini; nelle' vostre caserme e nelle vostre scuo– le; proseguiremo la nostra op.era dove jl cam.- Po del nostro lavoro è più vasto, neUe grandj, città e nelle campagne popolose. Ma poicMÌ noi· non pensiamo ·a ritirarci da.1 mon~do per fondare qualche . nuova Città del Sole ·abitata .soltanto ·dagli eletti, certamente nel" corso della nos~ra lotta secolare contro gli

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