Pensiero e Volontà - anno III - n. 1 - 16 gennaio 1926

PENSIERO E VOLON1'A' 5 -----~-------------------------,-~-----'------·--· dono <la Dio; perchè questo obbiett0o ha trop, [)a~forza nella mente delli sciocchi. 3r 7. - Tutti li Stati, ·cibi bene considera · la loro origine, sono violenti; nè ci è pote– stà che sia legittima, dalle repubbliche in fuora, nella loro patria ,e non più oltre; nè anche quelia dello imperatore, che è fondata _in sulla autorità de' Romani, che .fu maggio– re usurpazione che .nessuna altra; nè eccet. tuo da questa regola i II)reti, la violenza d!e' quali è doppia, perchè a tenerci sott-0 usano le armi. temporali e le. spirituali. 246. - Io ·ho sempre desiderato natural– mente la ruina dello Stato Ecclesiastico, e la fortuna ha voluto che sono stati dua ponte– fici tali ehe sono ,stato sforzato desiderare e a:f;faticarmi per la. grandezza loro; se non fussi questo rispetto, am-erei più Martmo Lu– tero ·che me medesimo, perchè spererei èhe la sua· setta ;potesse ru,inare o almanco tarpa– re le ale a que.sta_ scelerata tirannidje <le' preti. 400. - Quando i maligni e gli ignoranti governano, non è meraviglia c:he la virtù e la bontà non ·sia in ,prezzo; perchè i primi l'han-· no in odio, i secondi non la cognòscqno. FRANCESCO GUICCIARDINI {1483-1540). (Dai « Ricordi poDiUci e ci-vìli ,» çli F. Guic– cùtrdini, a cura dì .G. PaPini. Editore A. Ca"Yabb_a, Lanciano, 1910). Sopra la " Notte-,, del Baonarroto . . Versi di Gio-vanni Stroizz:i.. La Notte che t_u veq.i in sì dolci atti dormir, rfu da un Angelo· scolpita m questo sasso, e 1 perchè dorme, ha vita. Destala, se. nol credi, e parleratti. . R'risposta del Buonarroto. Caro m'è 'l sonno e 1pitÌ. l'essei- di sa$S0, mentre che 'l danno e fa vergogna dura. Non veder, non sentir m'è gran. ventura; · Però p.on m1 destar, deh ! parla ~asso .. ~ICHELANGELO BUONARROTI.: . . («-Poesie•» di Mi~helangelo BuonarroU~ con pre1azione di G. Amendola .. ~ E,dit. R. Ca– Lanciano, r9n. - pag. 93). Invocazione alla Libertà· di- Vincenzo Monti Oh cara, oh santa Libert~, ~he stretta d,~ riodi ti rinfranchi, e viépiù bella .da tuoi mali risorgi e _più perfetta! Alma d'invidia e di vil odio ancell.a, alma avara· e crUdel non è tua figlia, nè cui febbre d'orgoglio il cor martella. ·, Libera è l'alma ohe gli affetti imbriglia, libero l'uomo cui .ragion corregge e onor -giustizia cortesia consiglia:· LiQeri tutti, se dover ne regge . in pria che ,dritto, e santità. ne guida più di costumi che II)0ter di legge. Dal carme Il Pericolo (r797) (« Canti e 'Poemi» di V. Monti, a cura di G. Carducci. - Edit. Barbera, Firenze, 1862 -V&l. I,. Pag. 358-359). !JI _Congresso di Vien.oa · . (1815) . Come si aduna degli armenti ai danni stuolo-di lupi che Appennin rinsirta, così sull'Istro, o !Per.fidi tiranni, vòi vi adunat,e a desolar la terra.' ProFlamando la pace i vostri ing ,ap.ni hanno i dritti dell ~ uom posti sotterra, !hanno· di libertà tarpati i ivanni. E ·questa è pace? E qual'è m.ai la guerra? 1Ma l'un suH'altro invan si xassièU:rà; invari credetè di calcar le sfere: è già presso a CÌ-°'.llarl'empia impostura. Struggitor di se stesso è un reo [)0tere: l' aniistà fra i tiranni ·è mal -sicura : · · e le fiere talor sbranan Te fiere. VINCENZO MONTI.. (« Poesie liriche» di ·V. Monti, a cura ,di G. ,Carducci. - Edit:. ·Barbera; Firenze, r862 - Pag. 378. - Il Congresso di Vienna; con– tr0< ,cui si scagUa 'il Poeta, -è ·quello che si tenne do.PO > la fine delle gu-erre napoleonic'he, nel quale si gettò le basi' della,, cc Santa Al– leanza » che (JJSSicurò fino al 1848 il· trionfo dell' asso.Zut:ismo in EuroPa · e · la soggezione dell'Italia all'Austria).

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