Pensiero e Volontà - anno II - n. 12 - 1 ottobre 1925

PE-~SIERO E VOLONTA' 271 nare la tumultuaria occupazione delle terre - da !l)arte dei contadini; venne travolto. ,Il contadino, affamato di terra, voleva saziare la sua fame. Sorse Lenin che, riaffermando il programma socialista rivoluzionario del 1907, proclamò il princi·pi,o della terra alla T azione per i contadini... Il grido : Terra e Libertà! ,aveva avuto la sua risposta nei so– viets. :òfa la legge agraria dei soviets ha risolto il •problema? ha portato l,a pace, la giusti– zia, il benessere nelle campagne? rimase fe– delmente rigida sul principio socialista? A queste domande risponderemo in un ll)ross1mo articolo. CARLO MOLASCHI. Nota ·bibliografica. Per la compilazione di questo articb.lo , ol– tre alle pubblicazioni citate direttamente nel– l'articolo stesso, vennern consultati i se– guenti scritti: Alessandro Schia11i: La fame di terra dei contadini russi prima e dopo 1a guerra (Ed. ·«Avanti!»); Marco Slonini: Da Pietro iI Grande a Lenin (Casa Editrice Sociale); Al– jon so Leonetti: La conquista della terra (Ed. «Avanti! ») e l'opuscolo: La terra alla Nazione per i contadini (Ed. «Avanti! »). IN RUSSIA L'oro di Siberia al capitale in– glese, ·il manganese del Caucaso al c~pitale americano. Rlckiamo l'attenzione dei comitniSti 1iostru– ni, che generatmente sono davvero comunisti e rivoluzionari, sull'articolo seguente, clie di– ce come il capitalismo va, per opera del go. verno botscevico, riconquistando quella Russia che la rivoluzione le aveva strappata.· L'articolo è firmato dal R. Lo1tzPr1, ed lè tradotto dal N. 9 ( settembre 1925) di « La Révolution prolétarienne » di Parigi, rivista <1 sindacalista comunista » redafta da Pie•r1·p, M onatte, Alfred Romer, ecc. : tutta gente chn fino a ieri era nelle bu,one orazie di ili osca e trattava noi da « contro · - rivoluzionari ;,, perchè dicevamo che il governo · bolscevico a• 11eva, sopprimendo la libertà, strozzata la ri- 11oluzione che il popolo russo aveva fatta e .stava sviluppando. Quella gente 'forse resf-1 ancora avversaria nostra e continua a credere che l' ernancipazione de[ proletariato Si possa raggiunoere coi metodi autoritarii e governa• ti11i: ma c1.·ònon fa che dar maggior credito ai fatti clu~, nella loro buona ft:,de e nel lo•ro ardore sincero ver la causa comunista, non possono fa.re a meno di raccontare e di stig• matizzare . .Dovo questo articolo pubblichiamo una let• tera sulla « libertà » russa fCrittaci da un a– mico, che non possiamo norninare per non, e– sporlo alle persecuzioni della polizia botsce• vica. , (-duelli che credono ;_ncora al mito russo ed aspettano la salvezza da 111 osca vedranno co- ' me oppressione politica e conquista capitali- sta vanno insieme - e si versuaderanno forse clte fuori della libertà non v'è salvezza. Una delle più importanti intraprese capi– talistiche dell'antica .Russia, la Società ingle– se Lena Golclfield, che sfruttava prima della guerra i ricchi giacimenti d'oro del bacino della Lena in Siberia, era da parecchi mesi in trattative con i Sovieti per rientrare in possesso delle sue antiche proprietà sotto for– ma di concessione: Il 20 luglio ultimo il pro. getto di concessione era accettato dall' Assem. blea generale degli azionisti e f'll agosto !a concessione era definitivamente accordata dal governo dei Sovieti. Questa data deve essere segnata con pietrJ– nera neJla storia della Rivoluzione. L'estensione di questa concess~one, le condi– zioni alle quali essa è stata consentita vanno ben al di là di ci(J c:he ,è compatibile con l'e– sistenza di un potere proletariD, al di là di cib che era stato fi~sato da Lenin come i I limite estremo di ciò che poteva essere con– cesso al capitalismo. La· concessione che è stata accordata alla Lena Goldfields comprende in primo luogo tutte le antiche proprietà della Società del bacino dell~ Lena. Ora, è· :in queste proprietà che si trova la quasi tot·alità di cièi che resta di oro industrialmente sfruttabile nella Si– beria. I vecchi giacimenti delFUral, del Ienis– sei erano quasi totalmente esauriti già da prima della, guerra. Non restàyàno. che quel– lj della Lena nell'estremo orientale della Si– beria. L'oro di Siberia è infatti, oggi, unica-' . mente l'oro della Lena. Concedere l'oro deHa Lena significa dunque concedere tutto I' oro russo. La concessione, è Yero, non è data che per 30 anni, al_la fine dei quali i Sovieti rientra-

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