Pensiero e Volontà - anno II - n. 12 - 1 ottobre 1925

' PENSIERO E VOLONTA' 278 Bacù, il carbone del Donetz, le tessitorie di - Mosca e ciò che r~sta ancora di non concesso nell'Ur·a1, allora la falce ed il martello ,po– tranno ben restare gli emblemi ufficiali della Repubbhca dei Sovieti, ma la dittatura del proletariato avrà wissuto. Ohe il partito al potere porti o non porti il nome di bolscevi– co, esso non potrà più essere altro che un giocattolo tra le mani del capitale finanziario, come un qualunque Herriot o Painlevé. / R. 10UZON. Una lettera da l.Vlosca Mio buon compagno, E' per un caso fortunato che la tua lettera ha potuto sfuggire alla censura e giungere fino a me. ' Quello che tu mi dìci dell'Italia rassomiglia molto a quello che avviene in Russia, con guc• sta differenza che, se in Italia la stampa è i1u– bavagliat'a, in Russia la stampa anarchica. non puçi esistere. Eccoti un tratto interessante e caratteristico della situazione presente. Voi in' Italia non avete avuto e non potevate avere anarchici-fa~ scisti/ ma qui a Mosca abbiamo avuto alcuni anarchici che si dicevano « sovietisti ». Que– sti camarati erano spesso mol~o sinceri e si sforzavano di dimostrare a..gh ;i.ltri camarati, più scettici sulla questione, che i bolscev1sti · sono malgrado tutto dei veri rivoluzionarii, e quantunque anche essi erano indignati per le persecuzioni contro gli altri anarchici, pura trovavano possibile e necessario, nell'interesse della rivoluzione di collaborare fino a un cer– to punto coi comunisti. Non parlo qui dei traditori come Keitzma11, Gopner, Winagradova, che 1:3onoentrati nel partito comunista e coi quali i;i1tti gli ana.l' chici hanno rotto ogni rapporto : questi sono stati immediatamente « ricompensati » dal governo. Ma la polizia politica comincia ad infieri– re anche contr<1 gli ~nàrchici sovietist,i, o al– meuu contro quelli-- che oécupavano dei posti impol'tanti nell'amministrazione sovietist.a. Uosl, è stato destinato a tre anni di deten– z.iç ,ne (naturalmente senza alcwn processo) nel peggiore « campo di concetrazione » (Su.zdal) iJ compagno J{harkhard1;1P. Giovanni, che oc– cupaya un posto importante nel çommissaria- to del Popolo (Ministero) per- l'agricoltura. La stessa sort~ è toccata ad un altro agrono– mo anarchico Khudolei. Lo studente Andine Simeone è esiliato in Siberia per tre anni, quantunque tutta. la sua attività anarchica consisteva nell'essere « guardiano » -del Museo Kropotkin, fin dalla sua fondazione ed essere ' molto attivo per la Sezione anarchica del Museo. _Questa sezione non è ben vista dal « Comitato del Museo » presieduto da.Ila vedo– va di. Kropotkine e fç,rmato da grandi avvoca– ti come Muraviev o grandi ing~gneri come Palchinski, che non hanno avuto mai nulla da fare con la rivoluzione e con l'anarchismo. E' perciò che i poteri di Mosca preferiscono il « Comitato » di avvocatì, ingegneri e nullità politiche e tiene in sospetto la Sezione anar– chica del Museo. Ricordìa_inoci che il compa– gno Kharkhardine era segretario della Sezione anarch~ca ed è stato mandato lontano. . Tutto. ciò si ~piega con ì'evoluzione subìta da.I partito comunjsta sotto l'influenza perso– nale della « Trinità », Zinov-iev, Staline e Kamenev. I loro amici comunisti che si sfor· zano di provare che essi sono dei rivoluzionari diventç1,no per questo solo fatto loro nemici, t) per lo meno <!amici incomodi» e pagano il fio dèlla loro ingenuità · Un vero e sincero rivl;luzionario quale Khar– khardine è imprigionato, e nello stesso tem– po il Ministero (Commissariato) della Gi-ui5tt– zia prepara nuove leggi, colle quali sono an– nullati i privilegi che la giurisprudenza so– viebista çi v11ntava di avere assicurati a.gU operai ed ai contadini, e si rende ai contadini' rJCchi (Kulak) il diritto di voto, ecc. Intanto la persecuzione contro ogni libera iniziativa cleJ ·proletariato e sopratutto la lotta contro i '< consigli di fabbrica » continuano di più in piit. Durante gli ultimi arresti la Ceca confessa– va che il movimento ~narchico ~resce ogni giorno e che i soli che Jan concorrrenza temi• bile all'influenza del partito che governa sono gli anarchici,· perchè tutti gli altri p.~rtiti sono già da ]ungo tempo· completamente di- screditati. · Un comunista eminente, al quale io m1 la– mentavo, qualche giorno fa, per gli ultimi ar– resti, mi rispondeva cinicamente:· « Mct la Ceca ha perfett~mente ragione:· Proprio ied sono tornato da un giro· in e:.:.!– pagna. I contadini che· ho incontrato mi· dic~. nrno, lamentandosi delle gra;vi imposte: ,, Si. vede bene che ci siam0 sbagliati. AHf:mmo do•

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