Pensiero e Volontà - anno I - n. 22 - 15 novembre 1924

PENSIERÒ E VOLONTA PROLEMI ANARCtlIOI DISTRIBUZIONE DEI. PRODO"f1~I E REMUNERAZIONEDEL LAVORO Una delle più foirti ragioni per cui aggi ii . siviluppaire lo spirito d'iniziativa, in tutti glt la_voa:-o è consideJl"a1io come una pena è clJe. elemeiD..ti umani d.eUa produzione, esten<iL~ra e,sso si fa sotto la perenne minaocd.a cli un ii teITeno d,ella loro libertà~ sì cih01 ogni opP· rioatt.o, 1oome una 001Safocz.ata, se;nz,a Lihertà. raio ~eda in -ciò che fa, qualoo~a di suo e di Toglieire il lavoro da questa sogge.zione, faìr- cuà. ha una, pe,rsonale l'iespo(llSaibilità. P,erehè né una attività li:bera d~l'uomo, ecco uno de l'uomo non ,è una maoohina,, la quale ri-1~ ve gli s·oopi principali dteJla rivoluzione socrl.ale. , il proprio impuJso d~ll'esteirno, uJbihid1scemoc- L1a so~uz~one statatle, prorposta dai sociali camciamente alla guidiai .e1steriolt'1e fa tutt.o il st~ demo0Tatici e daù. comuni,sti dit~atorrnli, laivaro di cui ,è capooe; l'uomo, aiD..chese ad- spo,sta s·eJ?plicemente ·i termini della que,s'it;o detto ad un lavoro infimo, rice1ve il proprio ne, non risolve la quesmoin.e, - forse !a aig · impulso daJ suo inteirno, e, se si speziZa o de- gra.va . Me,tteir.e tutta la lavoTa,zione della t-01·- via la moUa d,eJla sua vol001tà, il suo lavo·o ra e dielle indiust:rie alle dipe,nd~z,e d-eillo S1-8- ne soffre, peggiora, si rallenta o .s'aJ:"~esta. to, come que.lla dei servizi _pufbihlici,non _te, V',è 'bensì, o v',è stata, la teindenz.a. a ridur- glie gli operai dalla loco condizione dì « si:.,- re l'1elemento1 op-eiraiio ad uno &tato s 1 e 1 mp.re lariafo »; e l'assommar,si deilla sqgge,z[oo.e po- più pa,ssivo, alla ,oondizionei dii macc;hine bru– litica alla economica può aggravare- in ve. ~e te; e qualcuno ha studiato perfino i_l sistema che attenuwre la looo oppres-sione. dri. albàtuare 1 gli operai ·a morvimenti se-mpt~ Qua.ndo lo Stato :fo;sse il datO!re e reigofo.to 1 .L ""3 uguali e ca1oolati, _p-e,r ottenerne una mag,gio– deJ lavoro, si sarebbe semplicemente so,st1tu1- · re produ.z.ione (1). Ma questa tendernza r1pu– to il capitalisn~o di Stato al oapitaJ.ismo pri- gna al nostr0i .senso di dignità ~ d 'um.an :lth., vato. Come s'è vi,sto in Rus,sia, e questo sJsL•w·· -ed è ino.ltre· del tutto illusoria,. Gli uomini che ma. ment\J."e lascerebbe i lavocaitori aJl'incil~ca hanno o0iscie,nz1adi sè, per quanto pooo qr~~– neJ1e sue1s,sedis~g.iate oondizti.om che in re!{i- sta sia,. non s 'at~tueiranno mati. alla condiz LO'– me ,capitaliisti-co, non raggiung.eretbb!3 ne-ppu~- ne di macchine inerti; e se anche giu.nges;e- . re l'oibsi,ettivo principa)e che. es;so si propo:1e ro . allo stato di a 1 bibrutimènto, -come 1ue-1.lo e. ,e.on cui gù:UJStifica, 1e pr:orpr1ie coericizioni: nu-n descritto ne,i « ·I1essitori » di Hauptmann, riuscd.reJblhe ad ottenere, cioè, tutta la prod 1 .1• prima O poi si produrreibibe ,qualche iormida- zioltl!e suffi.ci ,ente e neppure quella oh 'è po;::;- bile e.splosione- deJl'inte,riore sentirnento r1sve- s.iibilein regime di privileigtio. gliato dalla _propria umanità, - .e, tutto il s.i- Gli è che il privilegio non sareibbe ,eilimtna- sterna ,CJroJleretbbe. to, ma solo tra,sferito e d'un tipo divierso. 1 Il rna,sisimo di produzi01I1e possibile. si ot- ·privile ,gia.ti non sareibbleirÒ · più i padroni pri teifrà quindi. solo alloil"chè tutti coloro ,ohe fa,. vati, bensì i g~vernanti ed i capi centrali dfi· VOirano lavOireranno volontariamente, per in- .la burocrazia del lavoro; e questo privilegio timo sentimeinto di dorvere, pel oompò.aoimen– e,sE:!l'lci teo;'\eibhe la 1~1,essa in:fluenz,a dem.Olr'ali.z z~ · to dlell'ope(ra prop'I'ia,· per la,. pel'lsuasi001e eon- trice dell'altro1 aJbolit01.Inoiltre Faver conver- di ,.,. nat-U:rata in ess!i che il proiprioi lavotro è in ·- ui.to in ingranagigti.o passivo dello Stato :-n<!lhe rietto e ,sk.etto rapporto, da, causa ad effetto quel pP}rsonaliet.ecm0ame,nte dir~gente, ~ui og. ool _proprio henesswe materi~lei e, morale. Mo. . gi un·a speciale sit~azio~ la.scia una suffic 1 .en- que.sto stimiolo della .volontà intenOlre 1:1an- .tiç. Bbe,rtà d'iniziativa ·e ·mag,gioir senso di r,e- Clhe.relb;be,,Se la volo,ntà :fosse. u0msa, o, -nutJ- ~ponsahilità, ne. re.nderà più torpidi i o ,i- lata, o ric:a ,ttà.ta dalla coercizione diretta o . menti e, m,eno produttivo tutto il lavoro fJ_a · - · eisso dipendente. Anc·he neil.. ,campo, deJ lavoro re della produ– zione,' 1 C[Ò che dunque .OIC/OOtt.e ,è non dì Hn:ti tare e restrinigiwe in sempìl"e più pochi ,•a,l)i centrali ogni possibilità d'i iniziativa, trasfo,;_·- :ma :q.do tutti gli altri in macchine, )bensì di Bi (1) Come quasi sempre avviene, questo sistema partiva da un principio utile e buono: g_uellç> della economia degli sforzi e della razionalità. dei movimenti. Ma l'utilitarismo capitalistico, sprezzante cl' ogni diritto dell'individualità umana, verrebbe applicarlo (per il fì.ne d'una maggiore pro– dmdone industria!~)· in mcclo da fare di- ogni operaio un congegno passivo di una macchina.

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