Pensiero e Volontà - anno I - n. 19 - 1 ottobre 1924

PENSIERO E ¼0LONTA 5 discorsi di fuoco. l'aver interrotta la gue.rra . - . con la rivolta di tutto un popolo, il disprezzo per lo· Stato che ispira la « Costituzione » del– la Repubblica dei Society, l'o~tili-tà per la de– mocrazia e la socialdemocrazia,_ la rivoluzione di ottobre ·ed infine le dichiarazioni di -Lenin di simpatia per .Rakunin e l'importanza che annetteva alla pubblicazione delle oper.e di q-uesti. Non metto. in dubbio, benchè su -ciò non se ne fosse d,~tto ntdla in pubblico fin qui, le ri– velazioni sulla simpatia per Bakunin e le sue opere e la dichiarazione .attribuita ?, Lenin che « basterebbero 30() uomini simili a Bakunin·· per far saltare in aria tutti i governi del mon– do ». Ciò disse-ro anche altri, mentre Bakunin viveva; e 1 0 stesso Carlo Marx, a proposito della rivoluzione di Dresda ~,el 1848, ne parlò come di « un comandante esperto e di ,grande sangue frAddo » degli operai dei distrettj in– dustr.iali insorti in quella città (1). i1a l'ammi– razione e là si1npatia per Baku!}in 'uomo d'a– ziene e pe] suo ardore rivoluzionario non si– g:raificano punto adesione o avvicin~mente alle idee di Bakuni~ .sul modo di condurre la ri- . voluzione, su ~u..i Lenin aveva idee diametrar– mente -opposte, ·_ e che costituisce il- punto cen– trale de1 dissenso fra anarchici e bolscevichi. Secondo Sandomirski, Lenin avrebbe racco– m.andato la pubblicazione di tutti gli scrìtti di B·a.:kunin. E' stata ,essa fatta 1 e comprende ~H1 · ,che quelli dei volumi IV e- V dell'edizione _fran– cese 7 Tafi scritt{ poss,ono circolare Ìib~rament€ in Russia 1 Su ciò si ebbe-ro in passatò nun•Lli~ contraditorie; e v'era chi a:f:fermava che i t>ol· sceviohi p.ermettessero la stampa e la lettll.ra solo di alcune opere di Bakunin, specie di al-· cune ancora impeciate dì s•pir.itn autoritarto· e di qualche tendenza dittatoriale, anteriori .al 1860, di -prima cioè che Michele Bakunin d~– ventasse anarchico. Sarebbe be.ne, sapere qualco– sa su· ciò; ma pel momento non oo n~ occupia– mo, trattaindosi di cosa di se0_2'nd~ria impor– ta,,nza. E' vero che Lenin ,e'd i bolscevichi, prima det la rivoluzione dell'ottobre 1917, parvero molto vicini agli anar,chici p,er il loro spirito rivolu– iionario e per l'ad&;ione della vjo]enza Gome m.ezzo di lotta, a differenza dei socialdemocra– ,ic{, pacifisti e legalitari della 2.a Internazio– nale. Ma si tratta d'un avvicinamento tutto P,Steriore, apparente oppure incide·ntale:. dete~- C-.1) C. Marx Rrool1,.iio_ne e co11 tron·volu- zionf' - Edit. L. Mongini, Roma, 1899, pag. 131. minato dalla n_eoossità comune. L'a_vvicina.men- - to dei vati partiti che tendono ad. abbattere u.n potere avviene, nel momento dell'azione, automatiQamnte; e non significa che- gli uni iji a.vv.icinino alle dottrine degli altri. L'avv-ers.ione di Lenin per la democrazia_ e per la_social-democrazia (dopo· essere stato egl,i st,tsso un soèial-democratico fin- verso -ii 1916) ha ani1nata la rivoluzione di ottobre, è ve1r9•; rn,entre fino a poco prima .gli unici avve-rflari <lella, social-demo.crazia nel mondo _rivolùzona– rio ed ope-raio erano stat.ì gli anarchici ed. i , sindaco/listi d,i tendenze anarchi(-he. Gli anar– chici pèrciò parteciparono di fatto·· in Russia alla rivoluzione- d'ottobre; e gli anarchici· di tutto il mondo videro ques.ta con gra.nde sim– patia. Ma anche questo fu un avvicjnamento casÙa– le, sotto·cui v)era un gra.ve equivoco, che la sa– ljta al potere dei bolscevichi rive,lò immediata.– mente. Gli anarchici sono antidemocratici per– chè t,rovano troppo scarse, parziali e privilegia– te le libe1·t& democratich~; e- videro con gioia la. rivoluzione .di ottobre p.ei ;chè (oltre _che pe-r ar tre ragioni) ne sp~-ravano V.no sviluppo più Ii:. be.rtario della rivoluzione· iniziatasi nel feb– braio. Lenin ed i bolscevjchi si rivela,rono in~ vece antidemocratici in senso opposto, per dare cioè· uno svilup)'.)O più autoritario, più statale, dittatoriale, , alla rivoluzione, con l'intenzione bensì di em[J.ncipare H proleta.rìato, ma non riuscendo che a fargli muta-re di padroni. I °fatti hanno mo&trato, cioè, che anarchici. e bol– scevichi erano ass-ai pii1 lontani gli uni dagfi aJtri di quel che essj stessi credessero. · La qu~s-tione della guerra non c'entra. Con– tro la guerra el.'ano gli a~archici, i bolscevichi e una quantità- rl'altra gente; ma ·più dj tutti · v'era oontrariu il popolo russo, deciso nel 1917 a farla finita. I1 mier.ito -~ei bol:soev1chi è uni- . came-nte quello d'aver saputa utilizzare questa ostilità popolare per salire· al poter{}; ciò non costitnìsce alcun a avvicina1nento » di Lenin a Bakunin. Anzi i consigli_.rivoluzioriari che Ba-· kuniri dava alla Francia sconfitta del 1870 con– trastavan0 assai, dettavano norme· di condotta _del tutto orp.poste a quèlle seguite da Lenin· e- da i bolscevichi in Russia. Due documenti cita Sandomirski per mostra– re che Lenin si e accostato a Bakunin : il libro· Stato e Rivoluzione, e la Cos_tituzione della Repubbliica Federale Socialista dei -S.o,viety russi. Parlai ::iltra volta del noto libro di Lenin in .-

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