Pègaso - anno V - n. 6 - giugno 1933

748 L , Salvatorelli - Una gran dama di anteguerra... che oggi, dai non bene informati, che sono molti), ma che non impone troppo alla Radziwill, è quella di Leone X I I I . L a politica di lui per il ralliement dei cattolici francesi alla repubblica trova scarsa grazia ai suoi occhi. Che in questo entri per qualche cosa l'aristocrazia francese, a cui la Radziwill apparteneva per nascita, mi pare evidente. V ' è anche una certa preoccupazione per la politica franco-russofila del Vaticano, — è criticato particolarmente Rampolla, — da parte di chi, come la Radziwill, era sinceramente attaccata alla Triplice quale garanzia di pace. Ma vi è anche una giusta sensazione di quel che c'era d'inopportunità e di falso calcolo nei procedimenti leoniani; soprattutto, è ben visto il movente politico quale elemento dominante del pontificato di Leone X I I I , l'aspi– razione cioè al ricupero del potere temporale. V'è molto di giu– sto quando essa giudica questa politica come « une politique qui, au fond, ne pouvait que troubler les esprits et les consciences, amener la guerre, éloigner toute conciliation, sans l'aider à recouvrer. le pou- voir temporel. I l aurait mieux fait de laisser aller les choses comme elles allaient protestant contre le mal que l'on faisait à la religion et à la moralité, demandant la conciliation en toute chose, et donnant l'exemple de l'apaisement religieux qui profite plus à la politique que toutes les négociations et les insinuations qui portent le cachet d'un ordre » (p. 1 0 3 ) . L a scarsa passione politica della Radziwill ha servito precisamente al– l'acutezza del giudizio politico. I l caso non è isolato. Con altrettanta acutezza essa osserva, a proposito dell'alleanza dei conservatori tedeschi con l'antisemitismo, lo snaturamento dei partiti che abbandonano per il successo le loro basi storiche e morali : « Ne serait-il pas plus sage de laisser passer le torrent sans se souiller? I l n'y a rien de bon à s'attendre de cette explosion d'antisémitisme et ce n'est pas ainsi qu'on fera re- fleurir la liberté chrétienne » (p. 1 3 3 ) . L a libertà cristiana : parola solenne, che ci trasporta in una sfera ben diversa da quella dei minuti avvenimenti politici, dei discorsi di sa– lotto, della vita di corte. Ma ecco che la Radziwill, in una di queste lettere così scevre di abbandoni, ci confessa ch'essa praticava l'esame di coscienza serale : « Quand, chaque soir, en repassant ma journée, je puis me dire que, malgré bien de choses, je suis restée patiente, j ' a i fait ce que je devais faire pour le bien des autres, et je n'ai pas montré exté- rieurement l'inquiétude que j'éprouve, je me sens plus tranquille pour' prendre le repos de la nuit et plus courageuse pour affronter le lende- main » (p. 1 7 7 ) . Se Maria Dorotea Radziwill de Castellane poteva dir questo di se medesima, ella non era indegna di parlare di libertà cristiana. * L U I G I SALVATORELLI.

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